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Deborah Fait
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Lą dove posa il piede un musulmano 23/08/2010

Lą dove posa il piede un musulmano
di Deborah Fait

Per leggere il resto del dossier islam di IC, cliccare sul link sottostante

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=36135

Molto interessante l'analisi di Angelo Pezzana sul vero significato dell'islam.
Le polemiche suscitate dalla voluta costruzione di una moschea e di un centro islamico nei pressi di Ground Zerro, a 200 metri esatti dal luogo dell'attentato, sono la dimostrazione che
la maggior parte delle persone , 70% in USA, ritengono non soltanto che una moschea in quel luogo sia un'offesa ai morti e ai vivi ma sia  altresi' un pericolo per la citta' di New York e per l'America.
Perche' un pericolo? Perche' all'interno delle moschee si fa politica, si progettano attentati e non si tratta di  fantasie razziste, sono realta' provate, sono tragedie accadute, i terroristi vengono arruolati dentro le moschee. E' una verita' che anche i musulmani laici e democratici assicurano.
 
Perche' l'islam non e' una religione come tutte le altre? Una frase semplice lo spiega: l'islam mira alla conquista del mondo e lo dice chiaramente: "La' dove posa piede di musulmano, quella e' terra islamica".
Nessuna religione al mondo ha queste mire, nemmeno la piu' severa, nemmeno le sette piu' estremiste di altre religioni vogliono conquistare terre altrui, nazioni altrui e prendere il potere assoluto.
Il pericolo e' questo. L'islam sta conquistando l'Europa che molti di noi ormai chiamano Eurabia, fedeli musulmani danno la caccia a chi, in Europa, offende l'islam.
Il mito multiculturale olandese ebbe termine nel 2004 quando Theo Van Gogh, regista e nipote
del famoso pittore,  fu assassinato da un musulmano in modo barbaro perche', secondo la linea di pensiero musulmana, il regista diceva cose terribili dell'islam e aveva fatto un film sulla condizione della donna nel mondo islamico.
 
Nessuna religione al mondo  prevede l'assassinio di fedeli che abbandonano la propria fede o che la criticano.
Salman Rushdie e' sotto fatwa ancora oggi dopo decenni dall'uscita del libro in cui osa criticare Maometto, dunque non solo chi abbandona l'islam ma anche chi lo critica deve essere ucciso
e non solo chi respinge o critica Allah (Dio) ma anche chi lo fa col suo profeta.
Purtroppo non tutti si rendono conto del pericolo islamico e chi lo scrive, anche se musulmano laico,  viene tacciato di islamofobia e di razzismo.
Stiamo attenti.
Come dice Pezzana, e' difficile parlare di questi problemi in Italia, senza venire accusati di razzismo ma dovremo farlo con coraggio per la salvezza di tutti, compresi quei falsi liberali terzomondisti, che gridano contro chi li mette in guardia.
In Europa se ne stanno accorgendo ma ormai e' forse gia' troppo tardi. L'islam, approfittando della liberalita' delle nazioni europee,ha preso piede e sara' difficile cambiare le leggi che danno ai musulmani tutti i diritti compreso quello della Sharia.
L'America nella sua grande democrazia si sta autodistruggendo esattemente come l'Europa,
ha eletto un presidente che dimostra verso l'islam quasi una forma di soggezione, mettendo in pericolo le libertą della societą americana. Ground Zero, dove migliaia di americani furono uccisi dal terroristi musulmani, non deve diventare "terra islamica".
Passo dopo passo, con calma perche' l'islam non ha fretta, si potrebbe avverare il sogno degli imam: "metteremo la bandiera verde dell'Islam su San Pietro".
E da la' sul mondo intero. 


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