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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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Israele stringe rapporti diplomatici con la Grecia 21/08/2010

Riportiamo da LIBERO di oggi, 21/08/2010, a pag. 19, l'articolo di Angelo Pezzana dal titolo " La Stella di David si fa amica la Grecia e fa un passo in Europa".


Bibi Netanyahu con George Papandreu

La visita di Bibi Netanyahu in Grecia all’inizio della settimana, la prima in assoluto da parte di un premier israeliano, è stata importante non solo sul piano diplomatico, e l’accoglienza calorosa del premier greco George Papandreu va al di là delle rituali cortesie di protocollo. Israele e Grecia hanno scoperto, grazie alle difficili relazioni di entrambi con la Turchia, di avere ottime ragioni per stabilire nuovi, più profondi rapporti. Anche se non è entrato nei discorsi ufficiali, il motivo principale che ha portato Bibi ad Atene è stato il riconoscere che, a causa della politica islamista del premier turco Recep Tayyip Erdogan, la relazione con la Turchia era arrivata alla fine. L’episodio della nave Mavi Marmara è stato l’anello finale. Ma se per Israele l’arrivo di Ergogan ha segnato la fine di una collaborazione che durava da decenni, e con mutua soddisfazione, per la Grecianon è cambiato nulla, essendo ancora irrisolta la questione di Cipro. Bibi ha dichiarato che la sua visita ad Atene «ha corretto una anomalia che durava da 62 anni», tanti ne ha Israele, e si è dimostrato molto ottimista sul futuro delle relazioni, citando i campi nei quali da subito partirà la collaborazione.
ECONOMIA E POLITICA
Esercitazioni militari comuni, coordinamento fra i rispettivi servizi di intelligence, scambi e partecipazioni a livello strategico. Lo spazio aereo greco si aprirà alle esercitazioni di lungo corso degli aerei isrealiani, missioni che fino a trent’anni fa avvenivano sulla penisola del Sinai ritornata poi all’Egitto. Si inizierà con il turismo, essendo la Grecia, fra i paesi dell’Unione europea, la meta turistica più vicina e conveniente, che può sostituire la Turchia nelle vacanze degli israeliani. Sono almeno 400.000 quelli che sostituiranno l’Anatolia con le isole greche, non essendo il clima politico turco il più adatto a conciliare sole e sicurezza, come avveniva un tempo. I viaggi low-cost e le strutture alberghiere convenienti e ospitali non sono inferiori a quelle turche. La Grecia, con 12 milioni di abitanti, non è paragonabile ai 63 della Turchia, ma ha il vantaggio di essere da lungo tempo nell’Unione Europea, uno status che può tornare utile allo Stato ebraico che con Bruxelles ha dei rapporti spesso difficili.
I CONTRARI
Un nuovo amico, malgrado le tempeste economiche che l’hanno investito, e che ne hanno messo in discussione la credibilità, è comunque una acquisizione positiva. Certo, non tutti ad Atene hanno applaudito il benvenuto a Israele, la Grecia ha una lunga tradizione filo araba e palestinese, rappresentata da una sinistra particolarmente aggressiva, oggi presente soprattutto nei due partiti comunisti, che hanno fatto di tutto per manifestare la loro ostilità. Ma, rispetto alla Turchia, che sembra quasi rimpiangere l’impero ottomano, quando governava Baghdad, Damasco, Beirut, Gerualemme, il Cairo, sembra non avere aspirazioni egemoniche nella regione. In più, con Israele, i rapporti sono stretti anche per fattori religiosi, essendo la Chiesa greco-ortodossa uno dei maggiori proprietari di terreni, soprattutto a Gerusalemme, con conventi e monasteri, fin da prima che rinascesse lo Stato ebraico. Il che si traduce in un turismo religioso, secondo solo a quello cattolico. Sia Netanyahu che Papandreu hanno escluso che la nuova alleanza possa avere delle conseguenze nei rapporti con la Turchia, masono in pochi a crederci. Il prossimo incontro avverrà a Gerusalemme, con la visita del Ministro della difesa greco Evangelos Venizelos, un’altra notizia che non rallegrerà Erdogan.

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