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Riportiamo da LIBERO di oggi, 21/08/2010, a pag. 19, l'articolo di Angelo Pezzana dal titolo " La Stella di David si fa amica la Grecia e fa un passo in Europa".
ECONOMIA E POLITICA Esercitazioni militari comuni, coordinamento fra i rispettivi servizi di intelligence, scambi e partecipazioni a livello strategico. Lo spazio aereo greco si aprirà alle esercitazioni di lungo corso degli aerei isrealiani, missioni che fino a trent’anni fa avvenivano sulla penisola del Sinai ritornata poi all’Egitto. Si inizierà con il turismo, essendo la Grecia, fra i paesi dell’Unione europea, la meta turistica più vicina e conveniente, che può sostituire la Turchia nelle vacanze degli israeliani. Sono almeno 400.000 quelli che sostituiranno l’Anatolia con le isole greche, non essendo il clima politico turco il più adatto a conciliare sole e sicurezza, come avveniva un tempo. I viaggi low-cost e le strutture alberghiere convenienti e ospitali non sono inferiori a quelle turche. La Grecia, con 12 milioni di abitanti, non è paragonabile ai 63 della Turchia, ma ha il vantaggio di essere da lungo tempo nell’Unione Europea, uno status che può tornare utile allo Stato ebraico che con Bruxelles ha dei rapporti spesso difficili. I CONTRARI Un nuovo amico, malgrado le tempeste economiche che l’hanno investito, e che ne hanno messo in discussione la credibilità, è comunque una acquisizione positiva. Certo, non tutti ad Atene hanno applaudito il benvenuto a Israele, la Grecia ha una lunga tradizione filo araba e palestinese, rappresentata da una sinistra particolarmente aggressiva, oggi presente soprattutto nei due partiti comunisti, che hanno fatto di tutto per manifestare la loro ostilità. Ma, rispetto alla Turchia, che sembra quasi rimpiangere l’impero ottomano, quando governava Baghdad, Damasco, Beirut, Gerualemme, il Cairo, sembra non avere aspirazioni egemoniche nella regione. In più, con Israele, i rapporti sono stretti anche per fattori religiosi, essendo la Chiesa greco-ortodossa uno dei maggiori proprietari di terreni, soprattutto a Gerusalemme, con conventi e monasteri, fin da prima che rinascesse lo Stato ebraico. Il che si traduce in un turismo religioso, secondo solo a quello cattolico. Sia Netanyahu che Papandreu hanno escluso che la nuova alleanza possa avere delle conseguenze nei rapporti con la Turchia, masono in pochi a crederci. Il prossimo incontro avverrà a Gerusalemme, con la visita del Ministro della difesa greco Evangelos Venizelos, un’altra notizia che non rallegrerà Erdogan. |
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