Dalla pipì al genocidio il passo è breve
Cari amici, scusate se vi faccio una domanda molto personale, ma vedrete che ha un senso. Voi fate la pipì in piedi o accucciati? La questione naturalmente riguarda solo i maschietti, gli unici che contino davvero da un punto di vista eurarabo. Sono realista, immagino che la maggior parte di voi la faccia in piedi e sia anche irritata dalla spudoratezza della domanda. Ma la questione è importante. Perché per ragioni di modestia bisogna assolutamente farla accucciati. Se smettete i vostri stupidi abiti occidentali e vi date alle virtù delle tunicone islamiche, vedrete che se vi scappa in mezzo al deserto, o in Via Roma a Torino o in Piazza Colonna a Roma, insomma dove vi pare, potrete accucciarvi e liberarvi in pace senza che nessuno possa sconsacrare con uno sguardo malizioso le vostre parti intime; mentre se la fate in piedi tirandovi su la jellabah o quel che è, il rischio dell'impudicizia è forte. Dunque, sapete come bisogna fare e d'ora in poi, mi raccomando, regolatevi secondo la legge. Ma non angosciatevi per il passato, giacché è accaduto una volta, dicono le memorie, una sola volta, che anche il profeta la facesse in piedi e questo senza dubbio non perché avesse fretta o gli si fosse indolenzito un quadricipite della coscia (incidenti del genere ai profeti non accadono, è chiaro), ma per mostrarci che, benché sconsigliata, la minzione in piedi non è proprio proibita.
Ho trovato tali concetti in questa pagina internet (http://www.lisistrata.com/cgi-bin/lisistrata3/index.cgi?action=viewnews&id=363), che a sua volta fa riferimento a questo portale (http://islam.forumup.it/), dove purtroppo io non sono riuscito a ritrovare la discussione sul tema affascinante che vi ho sottoposto, ma molte altre interessanti, per esempio sulla depilazione maschile (obbligatoria nelle zone genitali e sotto le ascelle: http://islam.forumup.it/about2901-islam.html), sulla tintura di barba e capelli (consigliata: http://islam.forumup.it/about2774-islam.html), sulle proibizione di sollevare le vesti sopra le caviglie (http://islam.forumup.it/about848-islam.html) e altre essenziali questioni del genere.
Sono ben consapevole che anche in altre religioni i dettagli della vita quotidiana sono minuziosamente regolati. Quel che mi interessa sottolineare qui è come le opinioni islamiche su questi temi e su altri ben più grossi siano fissate dalla tradizione e dall'esempio del profeta, che fa giurisprudenza. Per esempio, dopo un periodo di buon vicinato, Maometto decise che gli ebrei di Medina non si erano convertiti o non lo avevano sostenuto abbastanza in guerra, stracciò il trattato che aveva con loro e sterminò tutti gli uomini della tribù ebraica, circa 700, vendendo come schiavi donne e bambini: qualcosa di più di un pogrom, diciamo un piccolo genocidio esemplare. (http://it.wikipedia.org/wiki/Maometto). Simpatico, no? E soprattutto giusto, giustissimo! Che comunque ha autorità di legge. (Per l'esempio di un sito filoislamico che difende questa grande azione umanitaria, potete leggere qui: http://www.mondoraro.org/2010/05/03/maometto-che-%E2%80%9Cdecapito%E2%80%9D-600-ebrei-qual-e-la-vera-realta/). Vedete, dalla pipì al genocidio il passo è breve.
Ugo Volli