Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

Santo Sepolcro, la risposta 16/08/2010
 
Il giorno 16 agosto 2010 15:48, ha scritto:

Gentile Sig. Gabriella,

ho bene in mente la situazione del Santo Secolpro, essendoci stata qualche settimana fa. Temo che lei abbia frainteso le mie parole. La situazione, purtroppo, del Santo Secolpro è nota a tutti: i problemi e le difficoltà causati dallo stato di incuria in cui è tenuta gran parte della chiesa, i problemi che ci sono fra gli ortodossi,i francescani e gli armeni è per ogni cristiano fonte di scandalo.

Lo status quo in vigore fin da metà ottocento per il Santo Secolpro non ha risolto molti dei problemi tra le diverse confessioni religiose...

Mi dispiace, ma devo contraddirla per l'uso di certi termini da lei fatti: i monaci non bivaccano all'interno della chiesa, gli armeni, ad esempio, hanno il convento dove vivono, mentre i francescani e gli ortodossi hanno i loro spazi dove pregano.

Io mi lamento per lo stato di incuria di gran parte del Santo Sepolcro: purtroppo la Chiesa è in gran parte proprietà del Patriarcato Ortodosso di Gerusalemme (tenuta in uno stato penoso) e solo una piccola parte è proprietà dei francescani della Custodia di Terra Santa ( la parte della chiesa in condizioni più accettabili).

Purtroppo le confessioni non si mettono d'accordo tra di loro sulle riparazioni da fare e lo stasuq quo ( in vigore da oltre 150 anni) non riesce a dirimere  le controversie più elementari.

Le varie dominazioni che si sono susseguite a Gesrusalemme est fino al 1967, per pura scelta politica, avevano deciso che l'acqua era gratis per tutti, cattolici e non cattolici al Santo Sepolcro.

Dal 1967, lo stato israeliano ha rispettato questa consuetudine consentendo l'utilizzo dell'acqua in maniera gratuita fino ad oggi.

Se qualche burocrate israeliano non conosce lo stato particolare del Santo Sepolcro, tanto da indicare un "ente chiesa del Santo Sepolcro" che, l'altro , è un ente che non esiste, non è colpa dei monaci delle varie confessioni.

Ciò di cui mi lamento è , che se ci sono consuetudini antiche e status che regolano un luogo santo, non mi sembra corretto che da un giorno all'altro si chiedano pretese di pagamenti allo stato israeliano addirittura fin dal 1967, quando lo stato aveva garantito a tutti la gratuità dell'acqua.

Questa, ed altre annose questioni riguardanti i luoghi santi, si ripetono da molto tempo nei confronti delle comunità cristiane per il motivo principale che la Chiesa Cattolica e lo Stato di Israele non hanno ancora trovato accordi in materia fiscale. Per delle comunità già provate dalla penuria di cristiani non è bello essere spremute come spugne!

Se lo stato israeliano, in futuro, vuole pagata l'acqua al Santo Sepolcro, i francescani non hanno problemi a pagare, a patto che sia rispettato lo status quo, perchè la chiesa del Santo Sepolcro è una proprietà immobiliare divisa tra ortodossi ( che hanno gran parte della chiesa), armeni e francescani ( che possiedono solo una piccola parte).

Se non si confondono questi burocrati, auguro loro buona fortuna.

In ultimo, nessuno può negare che l'afflusso di pellegrini in Israele aiuta gli ebrei, gli arabi e i cristiani. Israele possiede un patrimonio culturale e religioso unico nel mondo, una vera ricchezza che va valorizzata nel modo giusto... Sono sicura che questo paese troverà il giusto modo di rapportarsi con tutte e tre religioni monoteistiche.

A me sta a cuore la sorte delle comunità cristiane e dei luoghi santi e mi sembra che rispettare tradizioni secolari come la gratuità dell'acqua sia un modo di rispettare le varie realtà presenti sul territorio israeliano.

Le porgo distinti saluti,

Sandra

p.s.: prego codesta derazione di pubblicare questa lettera e di inviarla all'e mail della Sig Gabriella.

Gentile sig.ra Spina, non ci sembra che lei abbia aggiunto cose nuove alla sua precedente. semmai in questa mail è cambiato il tono, che registriamo con piacere. se lei conosce bene i luoghi, allora saprà che malgrado i contenziosi con il vaticano, che prima o poi verranno risolti, Israele è l'unico stato in MO a garantire la libertà religiosa, per tutte le religioni.
i francescani farebbero un bel gesto se si offrissero di pagare l'acqua, perchè non glielo scrive ?
lasciamo la sua mail visibile, se la lettrice Gabriella desidera risponderle può farlo.
Un saluto cordiale,
IC redazione

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui