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Negare, negare tutto, negare sempre, anche l'evidenza Cari amici, le persone serie non si fermano a metà strada. Se uno è negazionista, per esempio, non si può limitare a negare la Shoà – che è una cosa facile, è stata una cosa così grossa che negarla è un gioco da ragazzi. No, deve fare di più, negare anche le cose più piccole, ma pur sempre catastrofiche, come l'11 settembre. E' quel che ha fatto il mio eroe preferito, il bellissimo, solare presidente Ahamdinedjad. Innanzitutto il presidente iraniano, il meglio eletto del pianeta, ricordiamocelo, in elezioni modello e un consenso nel paese del 99,9 per cento (lo 0,1 per cento che resta, poverino, è in coma e non può proprio consentire, anche se vorrebbe), ha confermato che la Shoà non c'è mai stata. Anzi, ha anche fatto aprire un sito tutto dedicato a questo argomento, e per rendere più scientifica l'argomentazione, l'ha voluto a fumetti (http://libero-news.it/news/466227/Un_fumetto_online_per_spiegare_la__frottola__dell_Olocausto.html). Quale strumento più adatto di questo "studiato a tavolino per tutto il mondo islamico" (http://www.secondoprotocollo.org/?p=1415) per affermare l'inesausta ricerca che caratterizza lo spirito scientifico e anche la scienza della storia? Soprattutto se si paragona l'inesistenza della Shoà all'esistenza del genocidio israeliano dei palestinesi, che hanno anche il vantaggio di essere in alcuni milioni lì, pronti a testimoniare che non ci sono più, essendo stati distrutti dai numerosi campi di sterminio sparsi in tutta la Palestina. Ma, vi ripeto, questo è facile. Come negare che Auschwitz non ci sia mai stato – se non come elemento di paragone preventivo per la situazione di Gaza? (E anche l'"Exodus" non c'è stato, se non come prefigurazione della flottiglia turca... ma questo non l'ha detto Ahamdinedjad bensì alcuni ebrei italiani, particolarmente rispettabili e progressisti...) Ma subito dopo il grande Ahma ha mostrato di essere un vero uomo, come quei bambini che fanno a gara a chi ha più cose o ha il papà più grande e danno i numeri e finiscono a dirsi "più uno"... insomma ha detto che neanche '11 settembre c'è mai stato, che sono stato inventati dai servizi segreti americani per preparare l'opinione pubblica all'invasione di Afganistan e Iraq, che i morti non sono certamente mai stati 3000 ma molti meno ("avete mai visto una lista?" ha chiesto il grande Ahma col sano scetticismo dell'esperto delle debolezze umane). E ha aggiunto che "i sionisti" (notate "i sionisti", non gli ebrei che sarebbe razzista) sono stati avvertiti prima e quindi non hanno subito danni. (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=183968) Vero, verissimo: la sera del 10 settembre 2001, per gli uffici delle Twin Towers girava un tale con la tessera dei servizi segreti infilata nel nastro del suo Borsalino, e ufficio per ufficio chiedeva a tutti: scusi, lei è sionista? A chi rispondeva di sì, faceva il segno segreto che si scambionano i giudo-demo-pluto-massoni e gli diceva strizzandogli l'occhio: "stai a casa domani, mi raccomando, eh, che noi dobbiamo fare un lavoro qui". E tutti i sionisti dal banchiere alla segretaria, dal fattorino all'amministratore delegato, hanno obbedito. Che genio l'Ahma. Non che in Italia siano mancati negazionisti dell'11 settembre (per esempio a un convegno sul tema di tre anni fa, riferiva Dario Fertilio sul Corriere, c'erano "coordinati dal noto giornalista Giulietto Chiesa, il medievalista Franco Cardini e il filosofo Gianni Vattimo [e te pareva? UV], Gore Vidal e Lidia Ravera, l'ex ministro socialdemocratico di Helmut Schmidt, Andreas von Bülow, e il filosofo californiano David Ray Griffin, il giornalista tedesco Jürgen Elsässer e l'economista canadese Michel Chossudovsky" (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/08_Agosto/27/Complotto_11_settembre.shtml). Spesso quelli che negano l'11 settembre pensano che anche lo sbarco sulla luna sia un trucco (http://www.cesnur.org/2007/mi_11_14.htm: aspettiamo notizie dal presidente iraniano per sapere che cosa un bravo eurarabo debba pensare su questo punto), ma difficilmente hanno la dirittura morale necessaria per negare anche la Shoà, al massimo dicono di essere propensi a credere alla verità dei Protocolli dei savi di Sion, come fece con tutta la sua straordinaria autorità morale Gianni Vattimo un paio d'anni fa... Insomma, Ahma è ancora di gran lunga il Migliore (anche meglio di Togliatti) e con lui ripetiamo: la Shoà è stata solo un trucco per espropriare i poveri palestinesi, l'11 settembre solo un trucco per espropriare afgani e irakeni. Per fortuna che c'è lui per rimettere le cose a posto con la sua bombetta atomica... Ugo Volli |
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