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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Manifesto Rassegna Stampa
08.08.2010 Striscia al buio, polemiche Hamas-Anp
ma Michele Giorgio non perde l'occasione e attacca Israele

Testata: Il Manifesto
Data: 08 agosto 2010
Pagina: 8
Autore: Michele Giorgio
Titolo: «Striscia al buio, polemiche Hamas-Anp»

Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 08/08/2010, a pag. 8, l'articolo di Michele Giorgio dal titolo " Striscia al buio, polemiche Hamas-Anp ".

Nella Striscia di Gaza manca l'elettricità. Come specifica Giorgio stesso nel suo breve articolo, dipende dalle continue lotte fra Anp e Hamas.
Non sarebbe stato in perfetto stile Manifesto non attaccare Israele al riguardo, perciò Giorgio scrive : "
Vittima della controversia è come sempre la popolazione civile, che già deve fare i conti con le politiche di Israele nei confronti di Gaza". Capito? Non è colpa di Hamas che non paga i conti e si intasca i fondi della comunità internazionale, nè della pessima amministrazione dell'Anp. La responsabilità è solo di Israele. Come sempre.
Ecco l'articolo:


Striscia di Gaza

Gran parte della popolazione di Gaza ieri sera era al lume di candela, non certo per rendere l’atmosfera più romantica. L’unica centrale elettrica della Striscia è stata costretta a spegnere di nuovo le turbine permancanza di gasolio e le autorità locali per l’energia hanno dovuto razionare la distribuzione dalle rimanenti fonti corrente elettrica – da Israele e dall’Egitto - nei vari distretti del piccolo lembo di terra palestinese soggetto da anni a un durissimo blocco israeliano. All’origine del problema, registrato a più riprese negli ultimi mesi, c’è sempre il conflitto finanziario fra il movimento islamico Hamas, che controlla Gaza dal 2007, e l'Anp di Ramallah guidata del presidente Abu Mazen, sponsorizzata e sostenuta da Stati uniti e Unione europea. Hamas accusa l'Anp di non versare ai distributori israeliani la somma di denaro sufficiente per acquistare il combustibile necessario per coprire il fabbisogno della centrale elettrica, allo scopo di provocare crisi energetiche per intaccare il consenso popolare di cui il movimento islamico gode a Gaza. L’Anp nega e afferma di coprire circa il 95% delle forniture di combustibile destinato a Gaza e contesta viceversa ad Hamas la mancata contribuzione del restante 5%, da raccogliere attraverso il pagamento delle bollette. Il movimento islamico a sua volta smentisce e ricorda che in un’area poverissima come Gaza, sotto embargo israeliano, è quasi impossibile ottenere il pagamento delle bollette. Vittima della controversia è come sempre la popolazione civile, che già deve fare i conti con le politiche di Israele nei confronti di Gaza. Le temperature hanno superato i 35 gradi in questi ultimi giorni e senza l’elettricità è impossibile far funzionare non solo i condizionatori d’aria posseduti dai pochi ricchi ma anche far girare le pale dei vecchi e malandati ventilatori nelle case dei più poveri.

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