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Ugo Volli
Cartoline
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Silenzio! Obbedienza! Ma soprattutto niente musica! 05/08/2010

Silenzio! Obbedienza! Ma soprattutto niente musica!


Ali Khamenei

Cari amici, per favore spegnete il vostro Ipod e statemi ad ascoltare. Anzi, già che ci siete, buttate via l'Ipod o qualunque riproduttore di musica digitale vi penda dalle orecchie, azzerate la suoneria del cellulare, buttate nella spazzatura il vostro lettore di cd e dvd, per non parlare di dischi di vinile, cassette e tutta quella roba lì. Se avete una chitarra o un pianoforte buttatelo dalla finestra (fate attenzione però a quelli che passano sotto). Insomma evitate ogni contatto con la musica di qualunque tipo o qualità. Se siete sindaci chiudete teatri e discoteche, soprattutto cercate di impedire l'insegnamento e lo studio della musica. Solo così il vostro spirito rivoluzionario potrà crescere forte e la vostra vita religiosa prosperare.

Non mi credete, mi prendete per suonato? Be', non lo dico mica io, lo dice l'ajatollah Khamenei, guida della repubblica islamica dell'Iran. E se l'Islam è la speranza del mondo e l'Iran con la sua bombetta atomica la punta di diamante dell'Islam, Khamenei è il suo capo. La guida della punta di diamante della speranza, volete mettere? Obbedite subito. O almeno leggete qui (http://www.giornalettismo.com/archives/75324/iran-musica-vietata-islam/): “Anche se la musica è halal [cioè non impura] – ha detto testualmente - la promozione e l’insegnamento non è compatibile con i valori più alti del regime sacro della Repubblica islamica“.“È meglio che i nostri cari giovani passino il loro tempo prezioso per l’apprendimento della scienza e di nozioni utili, interessanti e spendano tempo per lo sport e la sana ricreazione piuttosto che con la musica“  E' un'esperienza profondamente radicata nel suo spirito: "Houshang Asadi, un ex compagno di cella di Khamenei prima della Rivoluzione Islamica, ha dichiarato: “Lui ha sempre odiato la musica“. ”Ci sono state volte che ho cantato una canzone da Banan (un cantante popolare) per lui e lui mi ha detto di evitare di musica e, invece, di pregare Dio“, ha detto Asadi, che ha condiviso una cella con Khamenei per quattro mesi nel carcere Moshtarak a Teheran nel 1976. Rimase con lui per diversi anni dopo la rivoluzione. “L’unica musica che gli piaceva era quella rivoluzionaria e gli inni religiosi“, ha raccontato l’amico."

Insomma, spero che l'abbiate capita: Mp3 nella spazzatura e chitarre giù in strada. In spiaggia (vestiti da capo a piedi, spero e ben separati per generi), tappi nelle orecchie per non sentire le blasfeme note del vicino. Se vedete delle statue del Buddha o altre nelle vicinanze, prendetele a cannonate, mi raccomando. E fate attenzione anche ai petardi, in Iran possono sembrare attentati, come mostra la cronaca di questi giorni.

Ugo Volli


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