Alla cortese attenzione della Redazione di Informazione Corretta
Ritorno sul tema Maradona per riferire una recentissima notizia, cattiva per i benpensanti e buona per il sottoscritto (e ritengo anche per il Prof. Ugo Volli): il Pibe non è più il commissario tecnico della Nazionale argentina. La Federcalcio del grande Paese latino-americano ha deciso infatti all'unanimità di non rinnovare all’ex-fuoriclasse del Napoli il contratto che lo legava alla guida della selezione bianco-celeste.
Per la verità, secondo quanto riportava Televideo RAI in mattinata, la Federcalcio Argentina era disposta al rinnovo di un contratto quadriennale, ma il grande sportivo (grosso, più che altro), abituato a considerarsi e ad essere considerato da alcuni suoi fanatici ammiratori qualcosa di più del Padreterno, non si è naturalmente accontentato e, quasi che avesse vinto il mondiale (invece di rimediare la figuraccia nella disfatta per 0-4 contro la Germania), ha preteso di dettare lui le condizioni: conferma sua e dell’intero staff ad egli fedele, o niente. La risposta è stata: niente. E così, tanti saluti al Pibe. Che peccato!
Noi, poveri mortali, consoliamoci comunque; liberato dagli impegni calcistici, il nostro (anzi, il loro) eroe potrà dedicarsi proficuamente ad un’altra materia a lui tanto cara, vale a dire la tutela dei popoli oppressi, o meglio, dell’Unico Popolo Oppresso al mondo (quello palestinese, ovvio!), discutendone amabilmente (tra una sniffata e qualche ettolitro di alcol) con i suoi carissimi amici Ahmadinejad, Castro e Chavez, noti paladini dei diritti umani certificati ONU. In alternativa, il Pibe potrebbe programmare un viaggio di solidarietà a Hamas, magari su qualche “flotilla pro Gaza” in piacevole compagnia con Luisa Morgantini (candidata al Nobel per la pace!!!), unendo in un sol colpo il nobile, l’utile e il dilettevole. Infatti, oltre al nobile sostegno agli eroici resistenti anti-sionisti, il Pibe Paperone potrà pagare lui la trasferta alla Morgantini, poveretta (che sarebbe altrimenti costretta per compiere la traversata a mettere mano al proprio borsellino, non potendo più metterla in conto ai contribuenti dopo la recente trombatura dei comunisti italiani al parlamento nazionale ed a quello europeo), e contemporaneamente sembrare accanto a lei perfino giovane, slanciato e bello. Quanto ai vari Gianni Minà, visto che il loro eroe avrà certamente più tempo anche per le interviste, si procurino qualche paio di grosse e spesse ginocchiere; potrebbero averne bisogno mentre raccolgono le preziose dichiarazioni del Pibe.
Concludo su Maradona ed i suoi impresentabili compari, rivolgendo un rispettoso pensiero alla memoria degli ottantacinque ebrei argentini ricordati dal Prof. Volli, vittime innocenti di infami criminali. Riposino in pace ed i loro familiari abbiano il conforto di Dio Onnipotente.
Cordiali saluti
Luigi Prato