egregi signori
sono rimasto esterrefatto nel leggere sulle Vostre pagine appelli alla chiusura di siti internet revisionisti e apprezzamento per l'aggressione fisica e violenta subita da esponenti revisionisti come Faurisson.
Ciò signofica voler impedire a chi, come me, vuole ascoltare entrambe le campane su argomenti controversi di storia di poter leggere quel che vuole od ascoltare chi vuole. Questo non lo permetto.
Lasciate che vi dica sinceramente che tale pretesa è vergognosa e vi chiedo un ripensamento perché come avete voi il diritto di affermare quel che volete, lottiate per lasciare anche ai vostri avversari uguale diritto di affermare e pubblicizzare le loro idee.
La verità non ha bisogno di manette o di violenza per affermarsi, e se ne ha bisogno allora non è la verità.
Distinti saluti
Dott. Marcello Gardani
Egr.Dr.Gardani,
è evidente che abbiamo un'opinione diversa su democrazia e libertà. Noi non crediamo che diffondere inviti allo sterminio sia esprimere un'opinione, così come crediamo che negare la Shoah sia una menzogna e non una libera espresssione del proprio pensiero. Non è vero che tutte le azioni che esprimono un pensiero sono lecite, apra, per sincerarsene, i codici civili e penali. Se lei istiga qualcuno al suicidio, non esprime un suo diritto, ma commette un reato.
Che lei poi si preoccupi tanto della salute fisica del suo prossimo, torna a suo onore, ma non si è mai chiesto quali sono le teorie che Faurisson diffonde ? Se le condivide, il nostro rapporto finisce qui. Se non le condivide, allora scriva a Faurisson e a tutti quei siti che diffondono odio, antisemitismo, e gli chieda come conciliano una società come quella che prefigurano con i diritti di libertà e democrazia.
Cordiali saluti,
IC redazione