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Ugo Volli
Cartoline
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La bufala di Franklin 27/07/2010

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

" La bufala di Franklin "


Benjamin Franklin

Cari amici,
esplorando il Medio Oriente, anche solo in maniera parziale e del tutto virtuale come faccio io, si incontrano molte sofferenze e tanto sangue e anche parecchie delusioni. Per esempio si scopre che anche quelli che sembrano i più generosi donatori del povero popolo di Gaza oppresso dall'entità sionista, i nostri straordinari pacifinti, sono assai più avari di quel che si penserebbe, e se regalano delle medicine, le scelgono quasi tutte usate, secondo la logica del bidone della spazzatura in cui si butta ciò che non serve (http://www.focusonisrael.org/2010/07/23/aiuti-umanitari-gaza-scaduti/). Peccato. E' vero che a loro non servono ed è tutta scena per mettere in imbarazzo Israele, ma dare ai martiri gazani delle medicine scadute e magari del cibo avariato è davvero un po' troppo...

E però si incontrano anche dei grandi uomini, delle istituzioni coraggiose e innovative. Come l'"Arab Emirates Creativity Center" e il suo direttore, il creativissimo Dottor Ali Al-Hamadi. Purtroppo solo gli spettatori della televisione di Hamas Al Aqsa TV hanno avuto la fortuna di incontrare questo dottorissimo creativo, che ha anche una grande testa politica. Per chi non l'avesse seguito, ecco un riassunto delle sue rivelazioni (http://networkedblogs.com/5JvdZ).  Dovete sapere, ha iniziato l'Altissimo dottore, che l'ex presidente americano Franklin  è stato una delle grandi menti di quel paese. E questo è già un colpo di genio, perché dei padri fondatori degli Stati Uniti Franklin è l'unico a non aver ricoperto la presidenza, perché questa fu istituita nell'89 e offerta a George Washington, mentre Franklin morì nel '90. Che creatività!

Ma perché è importante Franklin per il nostro creativissimo, tanto che vorrebbe scrivere le sue parole "in lettere d'oro"? Ascoltate. "Nel 1779 fece un famoso discorso. Si rivolse al popolo americano e parlò loro di un terribile pericolo che stava di fronte al popolo americano." Quale? Le giubbe rosse inglesi? Gli indiani di Toro seduto? Ma no! "E' la proliferazione degli ebrei negli Stati Uniti. Gli ebrei sono diavoli e pipistrelli, dobbiamo espellere questi peccatori! Queste sono parole sue [di Franklin] non mie [di Alì, assicura il dottorissimo]: dobbiamo espellere questo gruppo di peccatori dagli Stati Uniti e se non lo facciamo immediatamente le nostre future generazioni ci malediranno, quando si troveranno sotto i piedi degli ebrei!" Queste sì che sono parole da scrivere in oro: i pipistrelli! i peccatori! i diavoli! sotto i piedi degli ebrei! a ben prima dell'"occupazione" di Giudea e Samaria! Un secolo prima che nascesse Herzl, quando ancora i ghetti non erano stati aboliti! Questo sì che è un bel parlare: Franklin come Hitler, o come Arafat, che diceva proprio le stesse cose! Che fossero patrioti americani anche loro?

Leggendo questa "profezia di Franklin" capite bene perché il centro del buon Alì Al-Hamadi sia dedicato alla creatività, una creatività araba ed emirata che si potrebbe anche chiamare invenzione bella e buona. Ve lo vedete un grande illuminista, amico di Diderot e D'Alambert, parlare in questi termini? In realtà si tratta di una bufala, come ha dichiarato lo stesso Congresso americano in un rapporto del 2004: una vecchia calunnia venuta alla luce nel 1934 (ai tempi del vecchio Adolf) e che ha messo radici nel mondo arabo, un po' come i Protocolli. L'idea geniale del dottor Alì è di farne propaganda in televisione oggi, di venderla come la sua creativa collega Vanna Marchi faceva con le sue cremine e i suoi esorcismi, di piazzarla ad Hamas che come tutti sanno è una forza popolare e democratica, con cui  Europa ed America devono certamente fare i conti, se vogliono la pace. E Hamas, non è altrettanto geniale a sostenere la propria "lotta di liberazione" con questi argomenti? Chissà se qualcuno diffonderà questi sermoni in Occidente. Sarebbero utilissimi, soprattutto per quelli che dicono che l'opposizione a Israele è un fatto politico perfettamente giustificato, tutt'altra cosa rispetto all'antisemitismo.

Ugo Volli


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