Ho letto con interesse l'intervento di Ugo Volli, datato 25.07.2010, dal titolo Il fascino dei dittatori e l'ho trovato diretto, calzante, vero. E ho avuto una sorta di conferme sul mio modo di pensare e sul mio trovarmi spesso in minoranza quando si discute di Israele e della sua storia. Molti (ecco perchè mi trovo in minoranza) mi dicono che sono di destra perchè difendo (nel mio piccolo, senza nessuna autorità) la politica estera del governo di Gerusalemme. Io credo semplicemante di essere liberale (fascista no, anche per un semplice motivo anagrafico: sono nata nel giugno del 1967, sinceramente non sono stata neache una "giovane italiana"!). Ho avuto un'ulteriore conferma di quello che da sempre penso su certi pacifisti a senso unico: Israele piaceva finchè voleva dire kibbutz, del resto tra le prime nazioni a riconoscere la nascita dello Stato non fu l'Urss? Certo insieme agli Usa, ma vuoi mettere l'Unione Sovietica che diceva sì ad una nazione che agli occhi di certi intellettuali nasceva come una sorta di paese avvolto da un alone socialista.... Non solo: gli ebrei facevano comodo a certa sinistra da sbandierare contro il negazionismo di estrema destra. Ma guai a parlare di storia millenaria di un popolo, di sionismo, di Stato d'israele come unica vera democrazia del Vicino Oriente!
Lara Zinci
Gentile lettrice, e se non fossimo minoranza ? gli è che glo idiatori strillano, urlano, fanno propaganda, il risultato è che sembrano tanti, più di qaunti in realtà sono. Si diceva che l'olio buono viene a galla, ci piace pensarlo.
un saluto cordiale,
IC redazione