In piena seconda guerra mondiale Jan Karski è un militare di stanza in Polonia attivo nella Resistenza che viene contattato dai leader di due organizzazioni ebraiche. Dopo aver assistito nel ghetto di Varsavia agli orrori e alla miseria a cui il popolo ebraico fu costretto a piegarsi, decide di accettare l'incarico propostogli dalle due organizzazioni, ovvero quello di diventare testimone e messaggero della Shoah. Per più di due anni viaggerà in tutta Europa e negli Stati Uniti per raccontare ai grandi della Terra il dramma dello sterminio nazista degli ebrei. Resterà pressoché inascoltato e dopo la fine del conflitto deciderà di ritirarsi a vita privata consegnando le sue memorie in un libro pubblicato nell’immediato dopoguerra. Partendo da quei ricordi Haenel trasporta in forma romanzata il racconto di un'esistenza realmente vissuta, che non fu inutile al mondo. Il libro dello scrittore francese è un modo per tenere viva una memoria che rischia di restare obliata dagli anni e dall’indifferenza.