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Ugo Volli
Cartoline
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El pibe e i dittatori 24/07/2010

El pibe e i dittatori


Maradona con Fidel Castro

Cari amici,

la linea editoriale di Informazione Corretta proibisce di parlare di questioni politiche che non riguardino Israele, per esempio delle miserie della politica italiana; e fa bene così, per garantire la credibilità del nostro sito rispetto alle diverse appartenenze politiche. Figuratevi se vi si può parlare di calcio in un paese in cui tutti sono tifosi. Ma io, che qui sono più libero di altri per via del carattere ufficialmente satirico delle mie cartoline, io che per definizione devo pestare i piedi a destra e a manca, oggi intendo violare questa regole parlandovi... di calcio. E trasgredisco a un'altra regola di tutto il giornalismo, quella dell'attualità, perché intendo riferirmi agli ultimi mondiali, che sono ormai roba stantia, che giace a far muffa nel dimenticatoio. E però vedrete una ragione per queste scorrettezze esiste.

Allora, di calcio non mi interesso, non sono tifoso neanche alla lontana, ma  sono assai contento di un risultato degli ultimi mondiali. Sapete quale? Ve lo dico così apertamente: dell'eliminazione dell'Argentina. Non perché ce l'abbia con quel paese o col suo popolo, per cui anzi nutro rispetto e simpatia. No, sono contento che sia stata eliminata non la squadra amata dagli abitanti di Buenos Aires, di cui mi importa pochissimo come di tutte le altre, ma di quella diretta da Armando Maradona, perché ho sempre trovato insopportabile la sbruffoneria del personaggio, la sua insofferenza delle regole, che si trattasse di fare gol con la mano, di non riconoscere i figli nati da relazioni irregolari o di intrattenere a Napoli amicizie diciamo un po' discutibili , per non parlare dell'uso della droga. Un furbastro con la mentalità del teppista, anche se bravissimo a tirar calci al pallone.

E' un'antipatia privata, che non vi avrei mai confessato, se non avessi letto ieri del nuovo incontro dell'ex calciatore con "il suo idolo", come scrive la stampa. Sapete chi ha i numeri per essere "l'idolo" di Maradona? Un tipo tosto che è più macho di lui, il dittatore venezuelano Chavez. Trovate qui (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&pm=&IDmsezione=10&IDalbum=28188&tipo=FOTOGALLERY#mpos) le fotografie: guadate le espressioni dei volti; vedrete che davvero Maradona è il ragazzino e Chavez il capo, che il primo scodinzola nell'ammirazione per il secondo il quale lo tratta paternamente, gonfio della sua retorica e del suo potere, con la simpatia che si proverebbe per un cagnolino. Dittatore prepotente e intollerante anche nel linguaggio del corpo.

Con chi altro Maradona si comporterebbe in maniera così estasiata e umile assieme? Ne conosco solo due. Uno è Fidel Castro, naturalmente, di cui "el pibe" porta un tatuaggio sulla gamba (Che Guevara è sul braccio, guardate qui le immagini: http://www.google.com/images?q=Maradona+Castro&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&um=1&ie=UTF-8&source=univ&ei=PZZKTJjOBqT80wSfsNmECw&sa=X&oi=image_result_group&ct=title&resnum=1&ved=0CCQQsAQwAA&biw=1280&bih=639) e che ha spesso incontrato, intervistandolo in un filmato che provocò molte polemiche (la notizia è qui: http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/esteri/marabush/marabush/marabush.html e qui il filmato: http://www.youtube.com/watch?v=3mk30Hfynao)

L'altro è Ahmadinedjad, cui Maradona nel 2007 andò a regalare la sua maglia numero 10 debitamente autografata (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/sport/articoli/2007/12_Dicembre/26/maradona_ahmadinejad.shtml), e gli ha sempre dichiarato la sua ammirazione, nonostante il fatto che l'Iran non sia solo ufficialmente antisraeliano e negazionista, ma sia stato condannato in maniera definitiva per l'attentato al centro sociale ebraico che nel 1994 uccise 85 ebrei (http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/02/Buenos_Aires_1994_cosi_gli_co_0_030802035.shtml). Vi ricordo che l'attuale ministro della difesa iraniano è l'organizzatore di quegli attentati, regolarmente condannato dai tribunali argentini (questo anche per chi continua a dire che gli iraniani, poverini, sono antisionisti per simpatia ai poveri palestinesi oppressi, e magari esercitano la loro libertà di pensiero dubitando dei dettagli della Shoà, ma non sono certo antisemiti, non ce l'hanno con gli ebrei in quanto tali).

Si potrebbe riflettere a lungo sulla ragione che induce personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport a innamorarsi dei peggiori dittatori, Stalin e Hitler, Mao e Peron. E Mussolini, naturalmente. Ma non è questo il luogo. Mi basta dirvi che sono contento che l'Argentina di Maradona, arrivata in Sudafrica con la presunzione di vincere a mani basse, sia stata precocemente eliminata.

Ugo Volli


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