Invece di rispondere sul Manifesto, Giorgio ha scritto direttamente a Segre Amar, quindi una corrispondenza privata, operando una vera e propria censura nel confronti del lettore. Il quale è libero di continuare o meno il rapporto, diventato pero' privato. E' questo il motivo che non pubblichiamo su IC la risposta privata di Michele Giorgio.
Anche oggi l'articolo pubblicato con la sua firma contiene numerosi
argomenti non corrispondenti al vero. Altri, in rete, glieli hanno già
segnalati.
Desidero tuttavia aggiungere questa osservazione su una delle tante perle
con le quali lei è solito addobbare i suoi articoli.
Scrive infatti lei oggi, a proposito della famiglia Hojejnah e della loro
casa: "verrà circondata su tre lati da una alta recinzione elettrificata".
Lei, Giorgio, sa bene che si tratta di un dispositivo elettronico, e
pertanto a bassa tensione. Ed allora quando chiede a nome della famiglia
palestinese "come faremo a stare in questa prigione, con l¹alta tensione a
pochi metri di distanza?" inganna i suoi lettori ed inganna anche la
famiglia palestinese alla quale crede di portare aiuto.
Provi, una buona volta, a pensare che compito del giornalista è raccontare
la realtà, quella vera e non quella immaginaria. Questa la lasci raccontare
agli scrittori di favolette per i bambini.
Emanuel Segre Amar