Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 19/07/2010, a pag. 17, l'articolo di Rosalba Castelletti dal titolo " Gaza, Hamas vieta alle donne di fumare il narghilè ".
Un narghilè
Nel fine settimana il lungomare di Gaza City, una delle rare oasi di pace nella Striscia, si è trasformato nel teatro di una vera e propria "campagna moralista". Agenti di polizia di Hamas hanno intimato ai proprietari di tutti i locali che si affacciano sulla spiaggia di non servire più narghilé alle donne. «È contrario ai nostri costumi, tradizioni e norme sociali», ha confermato il portavoce del ministero degli Interni Ihab al-Ghussein. A molti ristoratori però è stato bandito di servire le tradizionali pipe ad acqua arabe non solo alle donne ma anche agli uomini.
«Abbiamo ricevuto l´ordine di smettere di servire shisha senza ulteriori precisazioni», ha raccontato Abu Ahmad, proprietario di uno dei locali che affollano il lungomare. Nel dubbio Ahmad ha accantonato i narghilé in un angolo. E non è stato il solo. Chi si fosse recato nei giorni scorsi al Roots Club o alla terrazza dell´Hotel Al Deira, non avrebbe trovato alcun narghilé acceso e avrebbe visto oltre tre quarti dei tavoli liberi. Insolito per un fine settimana estivo. «I fumatori di narghilé sono il 70 per cento dei nostri clienti. L´anno scorso preparavo tra le 200 e le 250 shishe al giorno. Ora la maggior parte della gente va via quando apprende che non può fumare», ha spiegato al New York Times Alaa al-Kurd. «Poliziotti vengono a controllare e continuano a ordinarci di non servire shisha a nessuno, ma abbiamo sentito dire che l´ordine è stato emendato e riguarda solo le donne», ribadisce Ahmed Yazji, manager dell´Orient House Hotel. Il portavoce della polizia di Hamas conferma: il divieto riguarda solo le donne. Eppure la ronda indiscriminata continua.
Nella sua recente crociata moralista Hamas non è nuova a tali esiti confusionari: già l´anno scorso la polizia aveva intimato simili ordini verbali, ma non era stato imposto alcun divieto. In passato era anche stato ordinato agli uomini di non lavorare nei saloni di parrucchieri per donna, alle donne avvocato di indossare il velo in aula e alle collegiali di indossare le lunghe vesti islamiche a scuola. Ma tutti questi ordini non erano mai stati resi esecutivi o erano stati subito ritirati. Gaffe o giochi di potere? «È difficile capire se tali misure siano decise dall´alto o se vengano da responsabili locali molto zelanti», commenta un osservatore esperto di Hamas. «Ma una cosa è certa: dopo la guerra, Hamas ha lasciato briglia sciolta ai suoi seguaci che hanno cominciato a spazientirsi e a scalpitare perché il programma di islamizzazione difeso alle elezioni non è stato ancora applicato».
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