La vita di Ahoron Appelfeld è stata sicuramente un paradosso, lo si percepisce dalle sue parole scabre, essenziali, quasi dure. Per me è stata una sorta di conferma, dopo il mio viaggio in Polonia, nel lager che su tutti rievoca l'orrore degli orrori, guai però a chiamarlo museo! E un'ulteriore conferma l'ho avuta leggendo il libro di Daniel Mendelsohn, Gli scomparsi; è stato un viaggio interiore, accompagnato da una sofferenza, da una sorta di lutto, per me che non ho radici ebraiche, ma ho percepito il dolore in quel gelido pomeriggio di gennaio. E oggi ancora nel leggere le parole dello scrittore l'ennesima conferma che sì la vita è un paradosso. Lara Zinci |