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Il Manifesto Rassegna Stampa
04.07.2010 El Baradei, nemico di Usa e Israele, molto filo iraniano
E' il candidato ideale degli ultimi trinariciuti

Testata: Il Manifesto
Data: 04 luglio 2010
Pagina: 8
Autore: Michele Giorgio
Titolo: «Riappare EL Baradei. Ma per chiedere il boicottaggio delle elezioni»

Sul MANIFESTO di oggi, 04/07/2010, a pag.8, con il titolo " Riappare EL Baradei. Ma per chiedere il boicottaggio delle elezioni ", Michele Giorgio ci presenta l'ex capo dell'agenzia atomica dell'Onu come " il punto di riferimento per tutti coloro che combattono il regime di Mubarak e vogliono portare il paese verso la democrazia." Essendo stato El Baradei lo stretto alleato di Ahmadinejad, avendo nascosto i preparativi del nucleare iraniano, si può capire la simpatia del giornale comunista. Basta essere contro l'occidente per godere dell'applauso sul MANIFESTO. Passa in secondo piano persino il fatto che in Egitto i comunisti sono sempre stati perseguitati. El Baradei sta con l'Iran, è contro Usa e Israele, quindi è lui il candidato da appoggiare.
Ecco il pezzo:


Ahmadinejad e EL Baradei

Mohammed El Baradei ha deciso: mette da parte l’idea di candidarsi a presidente della repubblica nel 2011, in sfida al «faraone» Hosni Mubarak (praticamente presidente a vita), e invita i partiti dell’opposizione e la società civile egiziana a boicottare le elezioni parlamentari e presidenziali. L’ex direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), rientrato all’inizio dell’anno in Egitto, da alcuni mesi è il punto di riferimento per tutti coloro che combattono il regime di Mubarak e vogliono portare il paese verso la democrazia. «Soltanto con il boicottaggio saremo in grado di isolare e delegittimare il Partito nazionale-democratico (Pnd), che controlla la vita del paese», ha spiegato El Baradei prima di partecipare qualche giorno fa ad una manifestazione contro la brutalità della polizia ad Alessandria, dove i servizi di sicurezza hanno pestato a morte un giovane imprenditore.La rinuncia a correre per la presidenza non è frutto soltanto della impossibilità di El Baradei e della sua «Assemblea nazionale per il Cambiamento» (Anc) di imporre al regime la modifica della costituzione che oggi impedisce agli indipendenti di candidarsi. Piuttosto nasce dalla constatazione che, con le mani del Pnd sulla macchina elettorale, i candidati dell’opposizione non avrebbero chanches. Come è accaduto alle recenti elezioni per la Shura (l’assemblea consultiva), in cui il Pnd ha fatto pieno dei voti senza lasciare alcun seggio ai Fratelli musulmani che pure godono del consenso di tanti egiziani. El Baradei ha quindi esortato i partiti dell’opposizione di destra e di sinistra (riconosciuti dal regime) «a non accontentarsi» di qualche seggio in parlamento regalato daMubarak e di boicottare il voto per recuperare la dignità perduta. Dopo un appannamento durato qualche settimana, la stella di El Baradei torna a brillare. L’ex direttore dell’Aiea non è un rivoluzionario, non parla di lotta alle disuguaglianze economiche o esorta la popolazione alla ribellione. Fa parte dell’elite borghese alla quale appartiene buona parte dei membri dell’establishment economico-militare che domina il paese. Però è un democratico e fautore delle riforme desiderate da larghi settori della popolazione e, grazie anche alla notorietà internazionale, è l’unico egiziano che può impensierire l’ultra-ottantenne Mubarak impegnato a favorire l’ascesa del figlio Gamal. L'Egitto «è una bomba pronta per esplodere, il regime non potrà resistere alla pressione e finirà per scoppiare», ha previsto qualche giorno fa lo scrittore Alaa el-Aswany. El Baradei punta proprio su questi sentimenti, sempre più diffusi, per raccogliere 20 milioni di firme al manifesto in 7 punti dell’Anc per trasformare l’Egitto.Ma anche lui non è immune da critiche. Il portavoce dell’Anc Hassan Nafaa condanna i suoi frequenti viaggi all’estero mentre uno dei suoi primi alleati, il nasserista HamdiQandil, lo critica di aver avviato contatti «troppo stretti» con i leader dei Fratelli musulmani.

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redazione@ilmanifesto.it

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