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Ugo Volli
Cartoline
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Più rispetto per la Turchia, che diamine ! 01/07/2010

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

" Più rispetto per la Turchia, che diamine !"


Recep Tayyp Erdogan

Cari amici,

da tempo ho un senso di colpa. So che non presto sufficiente omaggio alla Turchia, il nuovo impero ottomano che rimetterà le cose a posto in Medio Oriente, il cavallo di Troia dell'Islam in Europa, come l'ha definito Gheddafi, o la tigre di carta, come si potrebbe dire, che sbraita sbraita ma non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi recenti, né l'ingresso in Europa, né il patto con l'Iran e neppure il rispetto terrorizzato di quel piccolo stato lungo e stretto che si trova cinquecento chilometri a Sud della costa dell'Anatolia, con cui se la prende un giorno sì e l'altro pure. Cavallo o tigre o altro animale che sia, temo di non parlarne abbastanza. Per fortuna l'altro giorno il neo-califfo Erdogan mi ha fornito un buon pretesto. Ha fatto un discorso – e questo succede a tutti i politici -, ma uno di quei discorsi minacciosi e truci che si intonano perfettamente con la faccia diciamo un po' luttuosa che la sua mamma o il suo consulente di immagine gli hanno fornito – così contratta e nervosa potrebbe andare benissimo per la pubblicità di una marca di lassativi.

Che cosa ha detto il costipato primo ministro turco? (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=179872)
Be', naturalmente che Israele deve chieder scusa. Come l'ometto della caffettiera Bialetti sempre incavolato, anche Erdogan chiede sempre delle scuse. Ma perché, scusi lei? Be', è chiaro: per Gaza, per la flottiglia, per aver fatto sedere tre mesi fa l'ambasciatore turco su una sedia più basse del viceministro degli esteri israeliano (non è uno scherzo, allora scoppiò davvero un incidente diplomatico per questa importante ragione).
E come qualche volta si dice a una persona cui si vuol bene "grazie di esistere", così Erdogan vorrebbe che Israele si scusasse di esistere. A parte qualche adepto di Haaretz e qualche ultrasinistro di origine ebraica, è chiaro che "forget it", "scordatelo" è la sola risposta probabile.
Erdogan lo sa benissimo, tanto è vero che per rafforzare la sua richiesta di scuse, si è inventato una minaccia. E sapete che cosa ha minacciato Mr. stitichezza cronica? No, non credo che possiate immaginarlo.
Ha minacciato, finché non riceverà le scuse di Israele, di rinunciare alla sua preziosa mediazione necessaria a raggiungere la pace fra Israele e Siria.
Mi figuro che quelli più attenti di voi avranno un sobbalzo e diranno: ma come quella mediazione è stata clamorosamente abbandonata due anni fa, all'inizio dell'Operazione piombo fuso!
Appunto. Non è facile fare la tigre di carta, bisogna minacciare cose già successe. E quelli attentissimi forse ricorderanno che in un paio di dichiarazioni ufficiali Israele nell'ultimo anno ha detto che non la voleva proprio più, una mediazione turca, né con la Siria né col Burundi né con la Lapponia. Appunto appunto.
E che Assad ha detto che i colloqui con Israele non hanno senso, perché i sionisti sono aggressivi cattivi guerrafondai eccetera.
Appunto appunto appunto. Israele non chiede scusa e la Turchia non media più. Avete visto che le minacce della tigre di carta formato digestivo Antonetto sono serie?

   Piccola aggiunta. A proposito di aggressivi cattivi e assassini della popolazione civile, vi invito a leggere un piccolo lancio Ansa, uscita sempre l'altro ieri in concomitanza con il discorso del nostro sultano sofferente di stomaco: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/06/28/visualizza_new.html_1847536288.html . Vi si dice, brevemente che "militari turchi hanno ucciso per errore due agricoltori scambiati per terroristi curdi. Il fatto è avvenuto nella Turchia meridionale." Ovvero nella regione dove abitano i curdi ed è occupata dalla Turchia e su cui vi è una guerriglia del partito curdo PKK.
A me sinceramente spiace molto per i due agricoltori e molto meno per i soldati; non ho nessuna simpatia per la guerriglia del PKK di cui i militari andavano a caccia. Ma l'Ansa conclude il suo pezzo in maniera veramente singolare: "Una guerriglia che sino ad oggi ha provocato oltre 42.000 vittime." Dunque è la guerriglia che provoca le vittime, inclusi i due ultimi? Provate a trasferire l'accaduto in Israele e vedrete se qualcuno scrive che Hamas o Fatah sono responsabili delle vittime che cadono anche dalla loro parte, magari per un errore di Tzahal, che sì, può sempre capitare... Figuratevi i pacifinti... Ma si sà, Israele deve chiedere scusa di esistere, la Turchia molto meno.

Ugo Volli


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