La disinformazione del quotidiano comunista sulla manifestazione per Gilad Shalit a Roma 28/06/2010
Gentile signor Di Francesco, leggo nel suo articolo di oggi la "precisa" cronaca di quanto sarebbe successo in Campidoglio giovedì sera. Io non ero presente trovandomi a partecipare ad analoga manifestazione a Torino. Ed a Torino, le dirò, mentre i filo-palestinesi si sono scagliati con insulti urlati nel megafono e con un fitto lancio di uova contro i filo-israeliani, questi, sebbene ben più numerosi, non hanno raccolto la sfida preferendo manifestare per la liberazione di Gilad Shalit, causa ben più nobile di qualsiasi rissa. A Roma, quindi, non saprei come si siano svolti gli avvenimenti. E tuttavia, nella sua "precisa" cronaca leggo queste parole, riferite al soldato Gilad Shalit: "soldato dell¹esercito israeliano catturato in territorio occupato". Ebbene, la devo ringraziare per quanto lei ha scritto. Vede, dal momento che Shalit non si trovava sul "territorio occupato" nella guerra del 67, ma bensì sul territorio "occupato" al momento della spartizione fatta dall'ONU nel 47, se ne deduce che, per lei e per la testata per la quale lei scrive, TUTTO il territorio di Israele è territorio occupato, e che quindi Israele DEVE SCOMPARIRE. Ecco perché la ringrazio per le sue parole: sono state la "prova del nove" di quanto in tanti sosteniamo da lungo tempo, e che voi, a parole, nascondete sempre. Israele, per voi deve sparire. Grazie per la confessione spontanea, quindi. Ah, dimenticavo; dalla precisione delle sue affermazioni, come sopra spiegato, deduco che anche la storiella dell'aggressione ai filo-palestinesi faccia parte del medesimo filone. Emanuel Segre Amar