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Ugo Volli
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Cani, barbe e altre delizie islamiche 22/06/2010
Cani, barbe e altre delizie islamiche

Cari amici, eccomi a voi con qualche altra notizia dal mondo islamico, perché non si finisce mai di imparare e di studiare i nostri buoni maestri. La prima novità viene dalla Somalia, paese felice quant'altri mai, adesso che è stato conquistato dalle brigate islamiche o come si chiamano, insomma da Al Queida. Sapete cosa hanno deciso le ottime autorità islamiche di Mogadiscio? Semplice, di rendere obbligatoria la barba per tutti. Un segno di distinzione, una virtù islamica che ci rende più vicini al profeta, la dimensione pubblica di una società del tutto islamizzata... (http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Somalia-obbligo-barba/21-06-2010/1-A_000113474.shtml) Vorrei che voi capiste la differenza rispetto all'Europa insufficientemente arabizzata: noi proibiamo il burka, perché disprezziamo le donne e la loro interiore libertà di stare in un carcere portatile; loro obbligano alla barba, per marcare la sana virilità degli uomini forti. Come oseremo contrapporci ai loro splendidi ordini con le nostre misere proibizioni?

L'altra notizia viene dall'Iran, dove l'autorità religiosa ha dichiarato guerra ai cani, animali sporchi e troppo occidentali  Giusto, giustissimo! Cos'è questa mania di coccolare bestie pelose fornite di lingua lunga e umida, affettuose e fedeli al loro padrone (non al clero scita)? I cani sono inutili e vanno aboliti, come credo avesse già tentato di fare a suo tempo Mao Tsetung (che non era islamico, purtroppo, ma rivoluzionario sì, e certe volte basta). "La Fatwa lanciata dall’ayatollah parla chiaro: “Il cane è un animale immondo,  e i rapporti amichevoli con i cani sono una cieca imitazione dei costumi occidentali, che amano i propri cani più delle loro mogli e dei loro figli”. Rifacendosi ai detti di Maometto (hadith), e non tanto al Corano dove non vi è alcun riferimento circa il possesso di animali, soprattutto dei cani, l’ayatollah ha emanato un verdetto vincolante, al quale nessuno può più sottrarsi. Uomini, e soprattutto donne devono rispettare “la norma”, pena multe salate e – in casi estremi – il sequestro dell’animale."(http://www.universy.it/home/eventi/iran_fatwa_contri_i_cani_sporchi_e_troppo_occidentali-5177.html). Giusto, Giustissimo! C'è un argomento da aggiungere alle dotte considerazioni degli ayatollah, ed è il fatto che i cani, insieme ai maiali e alle scimmie, sono considerati dall'illuminata e rispettosa tradizione islamica progenitori del popolo ebraico. Secondo altre fonti, gli ebrei sono scimmie e maiali e i cattolici cani (per una rassegna vi consiglio questa pagina (http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/History/memrireport.html). In ogni caso, non c'è dubbio, un buon islamico non si mescola con queste religioni e con questi animali disgustosi. Al massimo con i cammelli. Ho solo una domanda che mi turba: che ne sarà dei gatti?

Ugo Volli

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