Voglio esprimere la mia solidarietà e la mia vicinanza alle associazioni omosessuali israeliane che sono state discriminate dagli organizzatori del Pride di Madrid.
Non è comprensibile come delle associazioni non governative, come quelle che si occupano dei diritti degli omosessuali, siano ritenute colpevoli di azioni che sono intraprese dallo stato in cui queste operano.
Ancor meno comprensibile se questa punizione viene impartita a gruppi che fanno dell' integrazione e della tutela dei diritti dei gay senza badare a religione, razza, idee politiche, e quelli israeliani sono in prima linea nella difesa degli omosessuali.
Di recente ad Haifa è stata istituita una gay help line, una sorta di telefono amico, in lingua araba per aiutare i cittadini di origine palestinese, sia coloro che risiedono in Israele, sia coloro che a loro rischio e pericolo continuano ad abitare i territori della Palestina.
Molte sono state negli anni passati le battaglie portate avanti dagli attivisti israeliani per impedire che gli omosessuali palestinesi clandestini, siano rimpatriati, rimpatrio che porterebbe sicuramente all' arresto, a dure condanne ed in alcuni casi alla pena di morte.
La condanna di questo gesto di discriminazione deve essere chiaro e netto e spero che la si finisca con le punizioni ideologiche e politiche.
Mi auguro di poter partecipare al prossimo Pride di Israele per essere ancora più vicino a questi amici.
Luca Maggioni vice presidente Gaylib gay di centro destra +39 347 4623142 www.gaylib.it www.notiziegay.it
(allego la traduzione in inglese se può essere utile in Israele)
I want to express my solidarity and closeness to the Israeli gay organizations, which were discriminated by the organizers of the gay pride Madrid. We don't understand how non-governmental organizations, those who fight for gay rights,are found guilty of actions in the state in which they operate. Even less comprehensible if this punishment is given to groups that make the protection of gay rights regardless religion, race, politics and the Israelis are at the forefront to defend homosexuals. Recently in Haifa was established a gay help line, like an emergency call, in Arabic to help the citizens of Palestinian origins, for those who live in Israel, and for those who at their own risk still live in Palestine. There were so many battles in the past pursued by Israeli activists, to prevent the illegal Palestinian homosexuals to be returned, return which would certainly arrest to hursh sentences, and in some cases to the death penalty. Condemnation of this act of discrimination must to be clear and sharp and I hope that the punishment will end up with ideological and political. I hope to participate to the next Israeli Pride to be even closer to these friends. -- Luca Maggioni vice presidente Gaylib gay di centro destra +39 347 4623142 www.gaylib.it www.notiziegay.it