Saramago, la scomparsa di un odiatore Nessuna prece, ma un ricordo
Testata: Informazione Corretta Data: 19 giugno 2010 Pagina: 1 Autore: La Redazione Titolo: «Saramago, la scomparsa di un odiatore»
E' morto a 87 anni Josè Saramago. Di lui verrà ricordata la noia profonda che emanavano i suoi libri, insieme all'ideologia che ne costituiva la base. Dopo la noia, l'odio verso gli ebrei e il loro Stato, Israele. Tutti i giornali, oggi, tessono le sue lodi. Tranne uno, LIBERO, al quale va il nostro plauso. L'UNITA', scrive " aveva un'antipatia mai dissimulata per Israele ", come se antisemismo/antisionismo potessero essere definiti una " antipatia ". Pessimo scrittore, odiatore di professione, ebbe il Premio Nobel, che però venne anche attribuito a Dario Fo, il che ne giustifica l'attribuzione a chiunque. Tradotto in tutto il mondo, il suo nome era sufficiente per pubblicare qualsiasi cosa. I diritti d'autore lo resero miliardario, cosa indispensabile per essere comunista, rivoluzionario, terzomondista, e, va da sè, contro Israele. Esempio massimo di conformismo intellettuale, fu definito, appunto, "ribelle", "autoesiliato", il SOLE24ORE, quotidiano della Confindustria, gli dedica una grande foto in prima pagina, e lo chiama " visonario scomodo ". Ci chiediamo per chi. Da buon comunista non attaccò mai nessuna dittatura, solo le democrazie e l'occidente erano il suo obiettivo. Non ne rimpiangiamo la scomparsa. Gli mandiamo anche i nostri saluti,ora che non è più tra i vivi, che se ne stia tranquillo laggiù, al caldo, e se le fiamme gli causeranno qualche noia, pensi a quanta ne ha inflitta a quei poveri lettori che incautamente si sono trovati i suoi libri fra le mani.