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La Craxi-dinastia 18/06/2010

Esiste qualche anima candida, un sinistrorso, per dire, aduso a spaccare il capello in quattro, capace di immaginare cosa sarebbe successo se sotto inchiesta fosse incappata, nel suo paese, l'attrice israeliana Livaz Charhi e non l'attore egiziano in Egitto? "Xenofobi, razzisti, eredi di Adolfo, apartheit!"
Figuratevi che io, smaliziato, riesco perfino ad immaginare le reazioni scomposte di quel tal vice corrispondente RAI da Gerusalemme, ora mi sfugge persino il nome, forse perché troppo insignificante il personaggio.
Al contrario, ma questo non è un gioco di simulazione, devo assistere all'esclusione d'Israele dal "Forum Mediterraneo", mentre parteciperanno tutte le Satrapie bagnate da questo mare, dove il razzismo è di casa e il "Mein Kampf" pure e lo Stato s'identifica con la religione, un'oscenità oscurantista!.
Si dice che la colpa di tale decisione ricada sulla figlia di cotanto padre, "culo e camicia" con l'Al Capone palestinese.
Come in questi Paesi la Satrapia si eredita per diritto dinastico, anche nel nostro si va affermando sempre più di frequente la tendenza a perpetuare le dinastie politiche di padre (cotanto) in figlio/a (minus habens). Una disgrazia tra tante.
Bruno Basso

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e-mail inviata al Minsitro Franco Frattini franco.frattini@esteri.it

Sig. Ministro! E' urgente e IMPROROGABILE mettere la DEGNA erede dell'indegno padre nella condizione di NON nuocere... E' un oltraggio al comune senso del pudore avere una di nome Stefania Craxi quale suo sottosegretario agli Esteri... Questa sta diventando PEGGIO di Prodi e di D'Alema, di Cento e di Capanna, della Morgantini e della Lano!!!... La prego vivamente di fare qualcosa! Cordialmente (e mi perdoni per la perentorietà!...)
Edoardo Brambilla - Milano

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Dopo la morte di un protagonista della politica, spesso, tutto quello che ha fatto, nel bene o nel male diventa solo bene. Nel caso di Bettino Craxi gli errori dovuti alla politica filo-palestinese (e, all'epoca, in contrasto con gli USA) vengono spesso dimenticati, o meglio considerati bene.
Oggi le stesse scelte della figlia vengono giustamente criticate.
Purtroppo il quadro politico, negli USA intendo dire, è cambiato . Se prima il governo USA richiedeva la testa dei palestinesi assassini, è possibile che oggi, in nome della pace verso gli arabi, richieda la testa del primo ministro israeliano. E che quindi le posizioni della famiglia Craxi, posizioni invariate, siano passate agli occhi degli americani, da sbagliate a giuste. Vedete, oggi, ho letto un articolo sull'argoneto su un Panorama di un paio di mesi fa. Ovvero una critica, in nome della visione obamiana della politica medioorientale delle scelte del primo ministro israeliano, del suo vecchio e saggio padre, dei partiti che compongono la sua coalizione... ovvero come il nostro governo italiaco stia cercando di trovare un difficile equilibrio tra la tradizionale alleanza con Israele e l'ossequio (servile) nei confronti dell'inquilino pro-tempore della casa bianca.
Lettera firmata.

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