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Ugo Volli
Cartoline
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Le vittime e i repressori d'alto mare 17/06/2010

Le vittime e i repressori d'alto mare



Cari amici, siete stanchi di sentir parlare della flottiglia? Vi capisco, figuratevi quanto sono stufo io. Ma dato che sembra stiano partendo altre navi dal Libano, dall'Iran, dalla Turchia e chissà da dove altro, sempre per aiutare i poveri bambini palestinesi oppressi dai sionisti affamatori, temo che dovremo parlarne ancora. Oggi voglio mettervi a confronto le meravigliose caricature prodotte dai più democratici e pacifici regimi arabi a proposito degli incidenti di due settimane fa (ne trovate un esempio su questa stessa pagina), con qualche esempio di cavalleria e di indulgenza prodotto di recente da qualche altra marina non israeliana, che però proprio non essendo israeliana non ha ottenuto gli onori della stampa per le sue malefatte. Come vedrete, si tratta di un'autentica ingiustizia, di un vero e proprio doppio standard, che naturalmente dimostra l'influenza ebraica sulla stampa internazionale.

In questa pagina (http://true-turtle.livejournal.com/85315.html), per esempio, potete vedere il trattamento cui la marina russa sottopone dei combattenti somali per la libertà (se volete chiamarli pirati, fate pure, è gente che sequestra le navi per affari, e certamente anche per finanziare il terrorismo islamico). I russi li ammassano, li tengono a lungo con le braccia alzate, li perquisiscono con una certa violenza, tolgono loro non solo le armi ma tutto quel che hanno, persino gli orologi, non danno nessun soccorso a un ferito disteso a terra che si lamenta, e poi affondano l'imbarcazione con l'esplosivo.

Pensate che i russi siano cattivi? Ecco qui (http://www.liveleak.com/view?i=9ed_1187506461 i buoni australiani che sospettando che una nave nordcoreana sia responsabile di contrabbando di droga, la bombardano dagli aerei e la fanno esplodere, senza neanche dare il tempo di calare una scialuppa di salvataggio in mare. Non vi basta? Ed ecco i dati (http://www.liveleak.com/view?i=171_1227095808)  sull'affondamento di un'altra nave somala, presa a cannonate con tutto l'equipaggio a bordo per essersi rifiutata di rispettare l'alt di una nave da guerra indiana.
 
Voi mi direte che i pirati somali e i trafficanti nordcoreani sono cattivi  e i "pacifisti" sono buoni? Anche questa è un'opinione. Ma il fatto è che stanno tutti dalla stessa parte e agiscono per la stessa causa, l'abbattimento dell'imperialismo occidentale e la solidarietà militante coi rivoluzionari islamici contro Israele. I nordcoreani hanno venduto piani atomici, centrali, missili all'Iran e alla Siria, parte dei materiali che armano Hamas vengono probabilmente da loro. In più sono comunisti e dunque sono buoni anche loro. La Somalia è un punto di passaggio obbligato per il contrabbando delle armi dall'Iran a Hamas, spesso oggetto di interventi dell'aviazione israeliana e inoltre sono islamici islamisti combattenti del Jihad. Dunque buoni buonissimi anche loro. Insomma, in questi incidenti non c'è differenza dal punto delle povere vittime innocenti, che sono senz'altro salite tutte in cielo a godersi le loro settantadue vergini ben guadagnate. La sola differenza sta nei cattivi repressori. Russia, Australia e India possono permettersi le maniera spicce, perché sono belli e grossi. Israele non può, perché è piccolo e anche ebreo. Quel che è giusto è giusto.

Ugo Volli


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