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Opinioni su B.Spinelli 14/06/2010

Alcune mail dopo l'articolo di Barabara Spinelli sulla STAMPA di ieri:

Egregio direttore,
Leggo sempre con interesse gli articoli della signora Spinelli, così dotti, pieni di aggettivi e citazioni, ed è per questo che mi stupisco della superficialità e mancanza di conoscenza con cui tratta la questione mediorientale.
Rispetto tutte le opinioni, ma ritengo che 1000 opinioni non smentiscono i fatti storicamente accertati.
Non è difficile comprendere i pericoli che corre Israele, l'Iran non fa mistero delle intenzioni di cancellarlo dalla carta geografica e Hamas, nel suo statuto, prevede la distruzione di Israele.
Il mondo arabo durante la seconda guerra mondiale era alleato con il nazifascismo ed ora tenta di portare a termine la soluzione finale con le stesse menzogne.
Non vorrei si dimenticasse che se nel 1967 avessero vinto gli arabi ora tutti i pacifisti e gli antuisemiti del mondo oltre ad essere disoccupati avrebbero un anniversario da festeggiare.
Sullo Stato palestinese mi limito a ricordare che sarebbe bastato un si dopo la risoluzione delle Nazioni Unite del 1947.
Concludo pregando la signra Spinelli di rielgegrsi qualche articolo sulla guerra fratricida nella striscia di Gaza fra Hamas e l'Autorità palestinese per il potere e di riguardarsi le foto (quelle non modificate) del recente scontro con i cosidetti pacifisti: mi rendo conto che ci vuole del coraggio per difendere Israele, ma almeno evitiamo di usarlo come capro espiatorio.

Distinti saluti,
Maria Toller, Avigliana (TO)
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Gentile Direttore,
L'articolo pubblicato ieri a firma di Barbara Spinelli ricalca le posizioni oramai ben note dell'autrice. Ritengo tuttavia grave che il quotidiano che lei dirige, e che vide gli articoli di personaggi passati alla storia del giornalismo italiano in anni oramai lontani, possa ospitare simili tesi se le stesse non sono almeno compensate da altre parole più equilibrate ed aderenti alla realtà. Ci spiega la Spinelli che la bomba, data per certa, è stata costruita negli anni 55-58, e che "da allora funziona da deterrente". Basta questa affermazione, fatta in apertura dell'articolo, per inficiarne tutto il contenuto. Se così fosse, non vedo come le altre nazioni arabe avrebbero potuto scatenare le successive guerre del 67 e del 73. Tutto il contenuto è poi pieno di altre parole apparentemente senza senso che non trovano spiegazione se non nel livore che trabocca incontenibile ogni volta che anche solo sfiora argomenti israeliani (ed anche ebraici: non abbiamo infatti dimenticato quell'autentico delirio antisemita che è stato l'articolo «Quel "Mea culpa" che manca nell'ebraismo» del 2001); apprendiamo così, ad esempio, che il segreto della bomba è "di natura autoritaria"; ha mai sentito parlare di segreto di stato, imposto ad esempio anche dall'Italia su temi ben meno vitali? Per la Spinelli, allora, ogni stato sarebbe autoritario? Associare la "deterrenza della bomba" all'assalto alla flottiglia è un tale nonsenso che non merita neppure di essere commentato. Osservo infine che nel pur lungo articolo, ancora una volta non si trova una sola parola di critica verso l'Iran, la Turchia o i vari poteri palestinesi; tutto il male sta da una parte, mentre tutto è nella normalità dall'altra parte. E' possibile che questa sia la linea del giornale da lei diretto?
Distinti saluti
Emanuel Segre Amar
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signora Spinelli,Lei che è così dotta e  conosce a menadita tutta la Storia di Israele,e d'Europa,mi sa dire per quale ragione a Yugoslavia,a Cecoslovacchia,a URSS è stato permesso,in virtù della vittoria sulla Germania Nazista e sull'Italia fascita/e poi alleata, è stato permesso per DIRITTO di GUERRA tenersi rispettivamente Istria e città dalmate italiane,la Prussia orientale tutta,la Germania orientale tutta ed inoltre,sempre per DIRITTO di GUERRA,è stato permessa l'espulsione manu militari di Italiani e tedeschi (a milioni) dai territori suddetti e invece a Israele no ?

Non mi venga a raccontare storie sul diritto dello Stato di Israele di esistere,perchè esso è stato voluto dall'OUN,URSS e USA in testa a dire di sì!
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Mi permetto di fare un copia/incolla delle due righe mandate alla Spinelli attraverso il sito de "La Stampa"!

A leggere le sue ERESIE, sig.ra Spinelli, rimpiango talvolta che, nel corso degli anni passati, qualcuno/a NON sia rimasto/a analfabeta... Lei ne è una prova lampante!
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