Sopravvivere e vivere Denise Epstein
Traduzione di F. Bergamasco
Adelphi Euro 13
Nell’agosto ’44, a Parigi, alla Gare de l’Est, arrivarono i treni che riportavano a casa quei fantasmi macilenti che erano i pochi sopravvissuti ai Lager nazisti, molti dei quali in barella. Denise Epstein, figlia di Irène Némirovsky, era lì con la sorella Elisabeth ad aspettare la madre e il padre Michel Epstein. All’arresto della madre, il 13 luglio 1942, Denise aveva tredici anni ed Elisabeth cinque. Da allora divennero due piccole mendicanti in fuga. Ora speravano con ogni forza che il loro calvario stesse per finire. Ma dopo un po’ se ne andarono. Non solo non avevano visto i genitori, ma si resero conto che, ridotti in quello stato, non li avrebbero mai riconosciuti. Li avevano persi per sempre, ogni speranza era caduta. Così racconta Denise Epstein nel suo Sopravvivere e vivere, lunga intervista a Clémence Boulouque che esce ora da Adelphi. Denise decide allora, con eccezionale pietas filiale, di copiare a mano il manoscritto, conservato in una valigia consegnatale dal padre, di quella Suite francaise della madre che uscirà poi nel 2004 con enorme clamore.
Laura Lilli
R2 Cult – La Repubblica