Non soltanto con Zapatero.
Nel 2004 seguii mia moglie a un congresso professionale, quale price consort. Volevo andare alla sinagoga al Sciabat, venni venerdi' al segretariato della comunita' per mostrare loro il mio passaporto e farmi fotografare. Li sentii che non lontano dal nostro albergo, in faccia al palazzo dei congressi e vicino a Santiago Bernabeu c'era un servizio in una casa privata.
In fatto si trovava in una strade laterale dell'Avenida del general Peron (hmmm!) . C'era un gran portone in metallo, senza nessuna indicazione. Bastava spingere i battenti. Dietro c'era un muro di legno con una porta con finestra e una Mezuza lunga mezzo metro e dentro c'era un uomo che stava leggendo il giornale, aspettando la gente. O che aveva ricevuto la mia fotografia o che con acume mi identifio' come ebreo, mi lascio' entrare.
Il luogo di preghiere era nella cantina, o magari dovrei dire politicamente perbene nel sottosuolo. Se non fosse stato Sefardita l'avrei detto uno Shtibel. Se mi ricordo, ci saranno stati 30 o 40 persone.
Andare per pregare nella cantina nella Spagna del 2000, era come ritornare 500 anni indietro.
L'abbiamo fatto qualche giorno piu tardi, a Gerona (Girona per i locali e per gli ebrei medievali) dove nella corte dove c'e' il piccolo museo sul giudaismo locale, pendeva una bandiera palestinese su 3 o 4 piani.
500 anni indre' e avanti!
Arno Fuchs