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Informazione Corretta Rassegna Stampa
12.06.2010 Il lato oscuro di Israele: spionaggio e conversione dell’ex impiegata di Tel Aviv
La storia di Tali Fahima raccontata da Antonia Del Sambro

Testata: Informazione Corretta
Data: 12 giugno 2010
Pagina: 1
Autore: Antonia Del Sambro
Titolo: «Il lato oscuro di Israele: spionaggio e conversione dell’ex impiegata di Tel Aviv»

Antonia Del Sambro racconta una storia che arriva dalla parte oscura di Israele.  Da sapere per avere maggiori strumenti di conoscenza della realtà dello Stato ebraico.
Traditori, spie, nemici interni, Israele è una democrazia vera nella quale tutto è possibile, anche il male. Conoscerlo per combatterlo.

Il lato oscuro di Israele: spionaggio e conversione dell’ex impiegata di Tel Aviv


Tali Fahima

“Non credo più in Israele, ho cambiato la mia visione del mondo e la direzione della mia vita”.
Con queste parole, Tali Fahima, ex impiegata di uno studio professionale di Tel Aviv ha suggellato la sua conversione alla religione islamica avvenuta lunedì scorso a Al - Mlsa, seduta sul tappeto  verde, con il capo coperto da una kefiah e alla presenza delle autorità religiose islamiche.
Tali, in realtà fa parlare di sé da quando è stata condannata alla fine del 2005 dal governo israeliano con l’accusa  di fornire informazioni al nemico e di avere contatti con  agenti stranieri  medianti i quali avrebbe rafforzato i suoi legami con le organizzazioni armate palestinesi nella West Bank.
Il tribunale distrettuale di  Tel Aviv la condannò a tre anni di carcere, due già scontati e il terzo detrattogli per buona condotta.
Ora da donna libera, Tali Fahima ha deciso di convertirsi definitivamente alla religione islamica e di farlo rilasciando numerose dichiarazioni ai media israeliani sulle cause che l’avrebbero spinta a questa decisione e su come si immagina il proprio futuro.
“Spero di sposare un musulmano e di avere figli da lui che siano orgogliosi dell’Islam” – ha dichiarato Tali al quotidiano on line Elaph,  aggiungendo – nel 2002  mi sono interessata alla politica, quando lavoravo come impiegata in uno studio legale di Tel Aviv,  in quel periodo in  Israele ci sono stati attacchi continui da tutte e due le parti e quando un ragazzo palestinese si è fatto esplodere su uno dei tanti obiettivi israeliani ho deciso di  aprire gli occhi e di saperne di più sul parchè dei giovani erano disposti a dare la vita in attacchi così cruenti”.
La realtà è che dal 2002 in poi Tali Fahima ha fatto di tutto per incontrare e stringere rapporti con i capi delle maggiori organizzazioni terroristiche della Palestina, riuscendoci benissimo come afferma lei stessa : “Ho voluto incontrare e sedermi  con un gruppo di combattenti palestinesi e le relazioni tra me e le Brigate dei combattenti 'Shuahdaa Al - Aqsa nel campo profughi di Jenin sono state eccellenti. Ho vissuto per giorni con le persone del luogo e trascorso lunghe ore con loro, persone che poi sono morte in pochi secondi.  Vivere nelle città palestinesi mi ha dato una grande forza interiore, il vigore e il desiderio di sognare della libertà di quei combattenti. Le cose non sono andate come avrei voluto, ma loro tutti sanno che bisogna pagare un prezzo pesante per raggiungere la libertà, come adesso so anche io”.
Insomma, la ex impiegata israeliana rinnegando patria e nazionalità si converte alla causa palestinese e all’Islam e balza all’onore delle cronache uscendo dall’anonimato in cui aveva trascorso i primi trentaquattro anni di vita e si dichiara pronta a qualsiasi confronto con la politica israeliana.
Il polverone mediatico sollevato in questi giorni dalla conversione di Tali Fahima, però, è destinato ad estinguersi ben presto e per molti motivi, primo tra tutti il non ruolo né ufficiale, né ufficioso di Tali come portavoce del movimento islamico guidato da Raed Salah e del quale ella invece continua a riportare le notizie. Se a questo si aggiunge che ogni uomo islamico, residente nei territori israeliani e non, ha tradizionalmente l’intento di sposare le donne ebree per sottometterle e renderle in schiavitù, la neo convertita ha ben poco da rilasciare dichiarazioni in merito.
“Ho scelto guidata da Raed Salah”, ha concluso Tali ai giornalisti che la intervistavano. Una scelta che sicuramente farà ancora parlare di lei, in che termini e in quali circostanze sarà tutto da vedere.

Antonia Del Sambro


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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