Geert Wilders xenofobo? Per niente! Il commento di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 12 giugno 2010 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «Geert Wilders xenofobo? Per niente!»
Geert Wilders
La stampa dovrebbe stare attenta a non dare dello “xenofobo” a Geert Wilders. Da destra a sinistra, giornali e telegiornali si son passati la velina e hanno definito Wilders xenofobo e islamofobo, mentre invece e’ un liberale con i fiocchi. Lo fanno con Geert Wilders, come da 60 anni lo fanno con Israele. I bersagli sono sempre gli stessi e sono così bari che arrivano persino a truccare la verità. Come è possibile che all’indomani delle elezioni in Olanda che ha segnato un’altra vittoria del “Partito delle Liberta’”di Wilders che si e’ collocato al terzo posto, ottenendo 24 seggi su 150 - ne aveva 9 - i giornali italiani siano stati tutti così concordi e monocordi nel definirlo “xenofobo”! Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Che si siano passati la velina? Dove è andato a finire il pluralismo dell’informazione e la libertà di stampa, nonchè il diritto di dissentire e di pensarla diversamente! Tutti i giornali - persino il Corriere della Sera, il Giornale, e anche la Stampa e il Sole 24 Ore etc - hanno usato di concerto la stessa parola “xenofobo”, forse che nottetempo si siano intesi, magari in una teleconferenza e si siano passati la velina? E’ assai vergognoso che la stampa, che dovrebbe riflettere diverse opinioni, abbia sposato tutta e nello stesso giorno una sola opinione: quella della “xenofobia”. L’egemonia culturale della sinistra filoislamista colpisce ancora. Ieri, chi dissentiva era zittito con il termine di “fascista”, oggi se dissenti ti danno del “razzista xenofobo”. I tempi sono cambiati ma il ritornello è sempre lo stesso. Se Geert Wilders e’ stato votato ed il suo e’ diventato il terzo partito in Olanda significa che gli olandesi non vogliono più seguire il coro e cominciano a ragionare con la propria testa. No, non ci va proprio giù che in una democrazia un leader di un partito che ha vinto 24 seggi su 150 in Parlamento, debba essere scortato dalle guardie del corpo ed essere costretto a condurre una vita blindata come Geert Wilders, Hirsi Ali’, Magdi Allam e Salman Rushdie e come molti altri, anche in Italia. E’ chiaro che il parlamentarismo è minacciato. E voi del Corriere che considerate il leader olandese “xenofobo”, dovreste essere più attenti ad appiccicare tali etichette a persone che invece si battono per i valori della democrazia. Non avevate come vicedirettore Magdi Allam, ve lo siete dimenticato? E’ chiaro che sulla sua testa pende minacciosa la spada dell’Islam che lo considera un apostata. E’ questa la solidarieta’ che gli dimostrate? Noi invece siamo contentissimi del risultato delle elezioni perche’ finalmente qualcuno ha il fegato di sbarrare il passo alla minaccia dell’Islam e alla sua ideologia fanatica e radicale, di sopraffazione e di morte, mentre in Europa i governi da sessanta anni hanno facilitato la sua ascesa, chiudendo un occhio sulle stragi, avvenute anche in Italia, che sono state mascherate, travestite e fatte dimenticare. Come avete già dimenticato le parole di Francesco Cossiga che intervistato da un giornalista israeliano sulla strage nel Ghetto di Roma del 1982, disse: “Vi abbiamo venduti”. Quando il governo italiano filopalestinese di allora sapeva che alla Sinagoga ci sarebbe stata una strage e quei vigliacchi cattocomunisti del governo che ancora non hanno pagato per il male fatto, l’avevano facilitata, ritirando le volanti della polizia che di solito sono a difesa del ghetto, senza nemmeno un avvertimento. E questa storia continueraà se la stampa non usera’ discernimento nell’informazione, perchè la plebaglia è sempre pronta a fare nuove vittime se si monta l’opinione pubblica, e se si crea l’atmosfera favorevole per la “caccia all’untore” come è avvenuto di recente in tutta Italia contro gli ebrei per la storia della flottiglia. Proprio oggi, intervistato dal Jerusalem Post, Wilders ha detto: “La gente in Olanda finalmente comincia a capire, perche’ le donne sono sempre piu’ molestate in strada, i quartieri non sono sicuri e così anche le scuole. Anche omosessuali e apostati ricevono continue minacce. La libertà di parola e di espressione sono sotto assalto così come il principio della separazione tra Chiesa e Stato. Lo sanno bene vignettisti e giornalisti che sono stati arrestati e condotti in galera come criminali". Insomma non si deve tollerare la loro intolleranza , tanto più che la popolazione musulmana è in costante aumento. In Olanda, su 16 milioni di abitanti un milione sono musulmani, e 10.000 mila circa ne arrivano ogni anno dalla Somalia, Turchia, Iraq e Marocco.