Claudio Pagliara ci informa dal TG1 delle 13.30 che le sanzioni all'Iran, considerate deboli da più parti, aprono però la via legale ad ogni Paese affinché emetta le sanzioni che ritiene più giuste. Gli Stati Uniti annunciano che si sono già attivati con un progetto molto duro da far approvare al Congresso. Ieri sera, ho colto un frammento del discorso del Ministro Frattini a Porta a Porta, che sembra far sperare bene, in quanto appariva cosciente del pericolo di un Iran nucleare per sé (miglior coscienza non c'è) e per il Mediterraneo. Vedremo quanto l'Europa saprà fare, con il sostegno dei Paesi dell'est filoamericani. Vedremo se la Germania si smarcherà dall'ampia comunità turca sul suo suolo e dalle non poche passate collaborazioni con l'Iraq e l'Iran nucleare. La Merkel dovrebbe confermare una Germania più realista e conscia del pericolo di un Iran nuclearizzato. Siamo alla fine dei giochi. L'Italia raffina da sempre il petrolio iraniano. Vedremo se saprà rispondere alla minaccia iraniana. Nessuno può più consentirsi lo spregiudicato equilibrismo in atto dal dopoguerra che ci ha fatto precipitare nel pericolo attuale.
Danielle Sussmann
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