From: rubino To: lettere@corriere.it CC: fdebortoli@corriere.it Subject: iMeteo, a proposito dell'articolo di F.Battistini Date: Thu, 10 Jun 2010 13:24:58 +0200
Gerusalemme divisa dall'iMeteo
Diamo per buona la sorpresa di Apple, che dovrà coerentemente cancellare la ridicola applicazione, ma a questo punto Yahoo si sta rivelando una pericolosa autostrada dove le auto pirata scorazzano alla bell’e meglio. Non bastava l’applicazione iMussolini, ora si scade con l’iMeteo che divide Gerusalemme in due. Per andare alla Cittadella, o guardarla da non molto lontano considerate le dimensioni di Gerusalemme, non dovremo più affidarci alla sola vista per sapere che tempo fa, ma consultare l’iPhone! Nuvolo, pioggia o sole sul Kotel o sul Santo Sepolcro? L’arduo dilemma.. “Ma c’è un sole che spacca le pietre” “E allora? Se non lo conferma Apple iMeteo East Jerusalem, anche per la Cittadella, non puoi affermarlo con certezza! nonnonnò”. Il quotidiano Al-Quds non poteva che avvallare una simile scempiaggine. Non è vero che poi tutti applichino le direttive ONU, ma solo la maggioranza di paesi ostili economicamente-politicamente ad Israele, quelli tout court nemici di Israele, tra cui quelli trainanti dei petroldollari che non solo non riconoscono Gerusalemme come capitale trimillenaria, unica ed indivisibile degli Ebrei, ma nemmeno lo Stato di Israele. Eppure vale la pena ricordare che la sua parte orientale fu presa dalla Giordania, contravvenendo alla spartizione ONU, quando con l'esercito giordano insieme agli altri eserciti arabi attaccò Israele all’alba della sua Indipendenza nel 1948. Fino al 1967, nessuno della Comunità Internazionale, tanto meno l’ONU, ebbe da ridire su questa annessione illegittima che, inoltre, privò gli ebrei dei loro luoghi santi ridotti a latrine quando non distrutti. Gerusalemme non è né citata nel Corano, né legittimata in alcun modo ad essere, anche in parte, capitale musulmana dal momento che non lo fu mai, nemmeno durante i circa 2000 anni di dominii musulmani.