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Un augurio per la signora Lano 09/06/2010

Famiglia Cristiana titola l'intervista con Angela L'ano "su quella nave come all'inferno", dimenticando che i dannati rappresentati dal Sommo Poeta venivano torturati, infilzati, sodomizzati, squarciati, scorticati, etc etc, mentre, a vederla e a sentirla, la signora Lano non mi sembra proprio abbia sperimentato le pene di un girone dantesco...
Ammette poi di aver apostrofato i suoi aguzzini con l'epiteto "nazisti", scordando pero' che i nonni di quei soldati all'inferno ci sono veramente stati, ma i gironi infernali avevano altri nomi, Auschwitz-Birkenau, Bergen-Belsen, Buchenwald, Chelmno, Dachau, Majdanek, Mauthausen, Sobibor, Treblinka, Theresienstadt...e non Gaza e Khan Yunes, come vorrebbero farci credere oggi i suoi amici.
Com'e' facile stravolgere la storia con una sola parola, con una sola menzogna! L'odio della signora L'ano (nomen omen) per lo Stato d'Israele e' abissale e io le auguro una punizione da contrappasso dantesco: che tutto il letame che riversa contro Israele si trasformi in concime per le prospere terre del paese degli ebrei...        

Davide Levi


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