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Data invio: lunedì 7 giugno 2010 13.59
Oggetto: sull'articolo di Volli
"E poi ci sono i filosofi, venerandi per barba e mantello: affermano di essere i soli sapienti; tutti gli altri sono soltanto ombre inquiete.(...) senza la minima esitazione, come se fossero a parte dei segreti della natura artefice delle cose, come se venissero a noi dal consiglio degli Dèi! La natura, intanto, si fa le grandi risate su di loro e sulle loro ipotesi. A dimostrare che nulla sanno con certezza, basterebbe quel loro polemizzare sulla spiegazione di ogni singolo fenomeno. Loro, pur non sapendo nulla, affermano di sapere tutto; non conoscendo se stessi e non accorgendosi, a volte, della buca o del sasso che hanno sotto il naso" La citazione è da Erasmo da Rotterdam. Fortunatamente la storia non la scrivono solo i "filosofi" che si dichiarano informati e obiettivi e che si dimostrano ben diversi ... occhio a chiamare "antisemitita" chiunque la pensa in modo imparziale, perché la storia rischia davvero di ripetersi.
Risponde Ugo Volli:
Abbiamo qui una persona che si dichiara imparziale, e pensa delle cose che ritiene potrebbero essere chiamate antisemite, ma ammonisce sul rischio - se si facesse così - di provocare una ripetizione della storia (leggi una nuova Shoà): una bella minaccia, non c'è che dire. Imparziale, un po' profeta e anche molto potente è il nostro lettore, se è davvero in grado di provocare catastrofi storiche per i suoi detrattori. Un semidio. E' anche così saggio e colto che sceglie per rispondermi un brano in cui il buon Erasmo, non proprio un filosemita a tutto tondo, polemizza con i filosofi che affermerebbero di essere i soli sapienti. Sembra si riferisca a me, che però anche nei miei sogni più deliranti avrò magari pensato di fare il pirata, ma mai di essere il solo a saper tutto. Non lo smentisco per evitare terremoti. Nella disputa fra filosofi e profeti, perdono sempre gli scrittori satirici