domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Ugo Volli
Cartoline
<< torna all'indice della rubrica
Chi mi aiuta a liberare Gaza? 08/06/2010

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Chi mi aiuta a liberare Gaza?

Gilad Shalit, GO HOME !


Cari amici, vi prego di scusarmi, so di darvi una delusione e un dolore, ma ho deciso di iscrivermi anch'io al movimento Free Gaza. Sì, Gaza libera, lei e tutti i suoi abitanti! Voglio aiutare a liberare gli sfortunati abitanti di quel luogo dai mali che li affliggono. Basta con l'occupazione! Basta con l'oppressione!

Sentite il mio programma. In primo luogo voglio fare di Gaza una zona libera dalle armi. Niente mitra, niente razzi, niente esplosivi, niente divise. Un luogo pacifico in cui ciascuno possa vivere tranquillamente come gli pare. Voglio anche abolire le condanne a morte, la tortura, le percosse – quelle ufficiali come quelle clandestine. Voglio garantire il diritto delle donne a vivere come pare loro, a vestirsi come credono, ad avere parità di diritti  sui loro figli, sul loro corpo, sul loro lavoro. Voglio permettere alle Ong di agire liberamente e di non essere represse, come si legge qui (http://www.secondoprotocollo.org/?p=1071) A proposito, mi sapete dire perché se una legge israeliana stabilisce che le Ong devono indicare i finanziamenti stranieri, tutti gridano alla repressione, e se i terroristi, manu militari, le saccheggiano e ne distruggono la sede proibendone l'attività, tutti stanno zitti?

Voi dite che questo non è un programma abbastanza filopalestinese?
Può essere. Va bene, questo è il punto finale. Voglio liberare la striscia di Gaza da tutti i soldati israeliani che la occupano. Tutti. Se non sbaglio al momento queste truppe sono in numero di un'unità, un caporale solo che occupa un milione e mezzo di vittime. Il suo nome è Gilad Shalit. Ecco, io voglio liberare Gaza di quest'ultimo occupante che ne turba la libertà: via l'occupante israeliano da Gaza, fuori Shalit dalla striscia! Se ne torni a casa sua. In Israele. Ripetete con me: Shalit, go home!

Vi sembra un programma sufficientemente rivoluzionario? Pensate che i croceristi della Mavi Marmara approverebbero? Non tanto, dite voi? E' troppo poco? Non può funzionare? Va bene, capisco. Ecco la mia carta finale. Per liberare qualcuno bisogna togliergli di dosso quelli che lo opprimono, cioè di solito i suoi governanti. Per Gaza, si tratta chiaramente di Hamas. Chi comanda sono loro, se Gaza non è free è colpa di questi mascalzoni che si arricchiscono taglieggiando la loro gente. Via anche Hamas da Gaza, dunque, Gaza libera, free Gaza. Da Hamas. Ma, voi dite, quei poveri terroristi disoccupati, dove li mandiamo? Il sindacato cui appartengono, che credo sia la CGIL del Lazio, si opporrebbe certamente a tanti licenziamenti. Certo, è un problema, però ho un'idea. Che ne dite della Turchia? Sembra che gli islamici palestinesi siano popolarissimi da quelle parti. Ho letto da qualche parte che c'è una certa carenza di forza lavoro nel settore della macelleria e affini. Facciamo una flottiglia che li preleva da Gaza e li scarica a Istanbul.  Poi ci penseranno loro e Erdogan a dividersi la torta.

Ugo Volli


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT