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Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.06.2010 Destra e sinistra negli Usa, rapporto di Emanuela Prister
segue la dichiarazione del Congresso Mondiale Ebraico

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 giugno 2010
Pagina: 1
Autore: Emanuela Prister
Titolo: «Destra e sinistra negli Usa-dichiarazione del Congresso Mondiale Ebraico»

Intanto in America..
Il rapporto sulla politica, di Emanuela Prister
la posizione del Congresso Mondiale ebraico:

Emanuela Prister- Destra e sinistra in Usa

Volevo segnalare ai lettori di IC, le differenze che esistono fra destra e sinistra nella politica Americana.
Da un lato la Ileana Ros-Lehtinen, che sta dalla parte di Israele riconoscendo che e' un paese in guerra attaccato con armi e tattiche subdole tese a far si che ci siano vittime, per demonizzare Israele.
Dall' altro lato la sinistra Americana non perde l' occasione di spingere per una soluzione "pacifica" dimostrando di non aver capito niente sulle reali intenzioni dei leaders palestinesi.
Come se i continui attacchi e minacce alla sopravvivenza di Israele fossero l' effetto e non la causa della mancata pace.
Notare che John Kerry, gia' candidato presidenziale nel 2000 e 2004 (per fortuna perdente in entrambi i casi), da' per scontato che la missione della flotilla fosse a scopi umanitari invece di riconoscere che di umanitario da questi gruppi estremisti islamisti non ci si puo' aspettare proprio niente. Molto simili le dichiarazioni del Vice Rappresentante Permanente USA all' ONU Alejandro Wolff, alla Sessione di Emergenza del Consiglio di Sicurezza dell' ONU che da' per scontato che ci sia un bisogno di aiuti umanitari a Gaza nonostante l' evidenza dimostri l' opposto. http://usun.state.gov/briefing/statements/2010/142381.htm
Ad ogni modo almeno Alejandro Wolff riconosce che: "come gia' detto nel Dicembre 2008, quando siamo stati confrontati con una situazione simile, ci sono altri meccanismi per il trasferimento di assistenze umanitarie a Gaza da parte di stati membri e gruppi che intendessero farlo.  Questi meccanismi che non richiedono la provocazione e la confrontazione aperta, dovrebbero essere usati per il beneficio di tutti coloro che sono a Gaza.  Consegne dirette dal mare non sono ne' appropriate ne' responsabili, e certamente non efficaci, in queste circostanze." Sotto la traduzioni delle dichiarazione di Ros-Lehtinen e John Kerry.

Notizie
Dichiarazione da parte di Ileana Ros-Lehtinen, Rappresentante Repubblicana in posizione piu' alta (Ranking Republican) della Commissione Affari Esteri della Della Camera dei Deputati USA  
Giugno 1, 2010

CONTATTI: Brad Goehner, (202) 226-8467,
Alex Cruz, (202) 225-8200

http://foreignaffairs.republicans.house.gov

Per IMMEDIATA Distribuzione

Ros-Lehtinen sostiene il Diritto di Israele alla Autodifesa, Lamenta il focus dell' ONU Che Condanna Israele Invece di Fermare la Minaccia Iraniana

(WASHINGTON) – La Rappresentante dei Deputati USA Ileana Ros-Lehtinen (R-FL), il Rappresenante di grado piu' alto tra i Repubblicani nella Commissione Affari Esteri ha commentato oggi sulle operazioni navali difensive da parte di Israeli avvenute ieri.

La Dichiarazione di Ros-Lehtinen:
"Israele ha il diritto e il dovere di difendere se stessa e i suoi cittadini (e tra questi diritti/doveri c'e') incluso il diritto dovere di ispezionare navi dirette da gruppi islamisti estremisti. Questi estremisti, sospettati di finanziare gruppi jihadisti cercavano di entrare Gaza che e' controllata da Hamas nonostante le ripetute richieste da parte del Governo di Israele che non lo facessero. Hamas, Hezbollah e altri gruppi Islamisti estremisti hanno ripetutamente usato civili innocenti come scudi umani. Essi nascondono missili e altre armi in case, ospedali, e scuole. Con questo in mente, e dato che il gruppo che dirigeva la "flotilla" ha legami con gruppi jihadisti, Israele non aveva altra scelta ma di ispezionare il cargo e i passeggeri come misura di sicurezza essenziale. I soldati Israeliani avevano ogni diritto di difendere le proprie vite contro una folla di linciatori armati di coltellacci e spranghe. E' veramente preoccupante che la reazione immediata dell' ONU e' stata di condanna e per isolare immediatamente Israele, particolarmente quando l' ONU si rifiuta di prendere misure concrete per fermare la marcia dell' Iran verso l' acqusizione di armi nucleari. Gli Stati Uniti devono prendere posizione dalla parte di Israele contro questa mentalita' di caccia alle streghe diplomatica e le minaccie alla sua sicurezza e alla sua esistenza stessa poste da Hezbollah, Hamas, Iran e Siria."


Maggio 31, 2010

WASHINGTON, D.C. - Dichiarazione di John Kerry (D-MA) Presidente della Commissione del Senato Affari Esteri reguardo il Raid sulla Flotilla di Gaza
http://kerry.senate.gov/cfm/record.cfm?id=325362

John Kerry (D-MA) Presidente della Commissione del Senato Affari Esteri ha rilasciato la seguente dichiarazione oggi dopo aver ricevuto notizia che almeno 10 persone sono morte durantente un raid Israeliano su una flotilla di imbarcazioni che cercavano di portare aiuti umanitari a Gaza:

Sono dispiaciuto dalla tragica perdita di vita nelle acque fuori Gaza. A questo punto non e' chiaro cosa sia successo e ci deve essere un' investigazione completa dei fatti. Questo sfortunato incidente sottolinea la necessita' di risolvere il conflitto tra Israeliani e palestinesi."

Dichiarazione del Congresso Mndiale Ebraico (Usa)
(traduzione di Federico Steinhaus)

 

Il CME esprime sincero rammarico per la violenza e la perdita di vite umane durante il tentativo delle forse israeliane, il 31 maggio 2010, di assumere il controllo di una nave che aveva violato il blocco navale giuridicamente legittimo dirigendosi verso la Striscia di Gaza controllata da Hamas. Israele aveva più volte inviato avvertimenti nel tentativo di prevenire un conflitto. Non ha voluto né provocato un tale esito. Il CME simultaneamente deplora la corsa alla condanna di Israele nei media ed in larga parte della comunità internazionale prima ancora che tutti i fatti siano noti. E’ noto, comunque, che gli organizzatori della cosiddetta “Freedom Flotilla” hanno deliberatamente cercato lo scontro con Israele. “Attivisti della pace” hanno attaccato soldati israeliani con sbarre di ferro ed altri strumenti potenzialmente letali incluse asce, coltelli e pistole, dando in tal modo avvio alla violenza. E’ anche deplorevole, pertanto, che molti media internazionali continuino a dipingere attivisti violenti come portatori di messaggi umanitari. Questa è stata una squadraccia di linciaggio ed è compito degli osservatori responsabili di dirlo con chiarezza. Uno dei principali gruppi sponsorizzanti che erano a bordo della nave era l’IHH (Fondo Internazionale di Aiuto) turco – un gruppo estremista i cui legami col terrorismo internazionale dell’islamismo radicale sono noti a molte agenzie di intelligence occidentali inclusa la CIA. Il CME deplora anche che il più vasto contesto nel quale questa operazione è avvenuta è stato ampiamente ignorato da molti dei media che se ne occupano. Gaza è governata da Hamas – una organizzazione terroristica armata, finanziata e diretta dall’Iran, che ha per scopo la distruzione di Israele. La flottiglia aveva lo scopo di rafforzare il controllo di Hamas su Gaza con il pretesto di portare aiuti umanitari alla popolazione. Lo stato d’Israele ha agito entro i limiti del suo diritto internazionalmente sancito e della sua responsabilità morale mantenendo un blocco navale il cui scopo è di impedire che armi ed altri materiali illeciti arrivino a Hamas. Malgrado i 12.000 razzi e colpi di mortaio che sono stati sparati su Israele dopo il ritiro unilaterale da Gaza nel 2005, Israele ha fatto arrivare a Gaza migliaia di tonnellate di aiuti umanitari. Fra i beni consegnati alla popolazione di Gaza solo nella settimana del 23 maggio (quella che precede l’abbordaggio della nave, n.d.t.) erano inclusi 810.209 litri di gasolio per autotrasporti; 21 autocarri di latte in polvere ed alimenti per bambini; 897 tonnellate di gas per cucinare; 66 autocarri di frutta e verdura; 51 autocarri di frumento; 27 autocarri di carne, polli e prodotti ittici; 40 autocarri di latticini; 117 autocarri di cibo per animali; 36 autocarri di prodotti per l’igiene; 38 autocarri di vestiario; 22 autocarri di zucchero e 4 autocarri di medicinali. E questa è stata una settimana standard. In aggiunta a ciò 781 pazienti e persone di accompagnamento della Striscia di Gaza sono entrati in Israele per ricevere cure adeguate in vari ospedali. Il CME deplora l’uso opportunistico di questa situazione da parte dell’Autorità Palestinese e dai suoi sostenitori per mettere in piedi un rinnovato attacco alla legittimità di Israele. Israele sta attualmente indagando su quanto è avvenuto. Osservatori responsabili dovrebbero evitare di fare dichiarazioni aggressive ed attendere fino a quando queste indagini saranno completate.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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