Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
"Il manuale della disinformazione spudorata"
Cari amici, spero che vi sia ormai chiaro che la sola vera strage che è avvenuta a proposito della "flottiglia" filo-Hamas è la strage della verità i giornali italiani si sono distinti, peraltro con la buona compagnia dei loro simili di mezzo mondo. Io non ce l'ho in maniera particolare con la propaganda turca, araba, coi neofascisti di "Rinascita" e coi loro gemelli speculari della sinistra, dal Manifesto a Liberazione all'Unità a Repubblica. Mentendo e facendo propaganda, fanno semplicemente il loro lavoro. Da tempo hanno perso ogni aggancio con qualunque ragionevole nozione di informazione e non solo sul Medio Oriente. Non ce l'ho neanche in maniera speciale con i Moni Ovadia, con i Gad Lerner, gli ebrei filopalestinesi, o con gli amici di Hamas semplici, come Eric Salerno, Ugo Tramballi, i cattolici dell'Avvenire che guardano il mondo attraverso le lenti colorate di Pax Christi. Altra gente che fa semplicemente il suo mestiere. Se uno li sta ad ascoltare e li usa per capire quel che succede al mondo, si merita di inghiottire quel che gli fanno bere.
No, ce l'ho con i giornali che pretendono di essere "di informazione": Corriere, Stampa, giù giù ai giornali di provincia come il Secolo XIX e ai clandestini tipo Europa o Riformista. Dal numero dei morti, che a lungo sono stati 19, poi 9, poi forse 6, alle incredibili tesi sul diritto internazionale, per cui sembra che i blocchi navali non siano istituti giuridici ma forme di pirateria e che le acque nazionali siano il solo ambito in cui si debba esercitare l'azione militare, al rifiuto di considerare che la chiusura di gaza è condivisa dall'Egitto e dal Quartetto, le omissioni e le deformazioni sono sistematiche ed evidenti. Ormai sono due giorni che circolano i video con il tentativo di linciaggio dei militari israeliani, scesi uno a uno, quindi in forma non aggressiva, sul ponte della nave turca; se volete vederne una sintesi ancora più chiara delle precedenti, guardate qui, http://www.youtube.com/watch?v=JaiMjAULWn0 , dove si vedono anche le immagini censurate dalla parte dei passeggeri della nave; ma ancora oggi i giornali danno credito alle menzogne dei manifestanti. Incominciano a uscire i dati sulle "organizzazioni pacifiste" che hanno organizzato la spedizione, i turchi compromessi con la violenza islamista in Iraq e in particolare con la battaglia di Falluja, in cui Al Queida si scontrò direttamente con gli americani; gli italiani di Genova indagati per terrorismo. Tutto questo non conta, se viene citato è nascosto in qualche articolo secondario in una pagina interna. I più indulgenti ci spiegano come Israele sia ormai istupidito, come l'esercito non sappia fare il suo mestiere (perché ha cercato di procedere inizialmente senza rischi per i manifestanti e ha reagito solo quando era in pericolo la vita dei soldati), i più tosti semplicemente incitando alla distruzione di Israele, facendosi puri megafoni della propaganda islamista.
Quello di questi giorni è un caso da manuale della deformazione spudorata della stampa italiana e internazionale, con poche lodevole eccezioni (Il giornale, solo in parte Libero e Il foglio...), da accostare ai casi di Jenin, di Al Doura, della basilica di Betlemme. La battaglia per ristabilire un minimo di verità in questa spudorata campagna goebblesiana è molto dura. Vi invito a fare la vostra parte diffondendo i video e smontando, con chi conoscete, le menzogne di Eurabia.
Ugo Volli