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Riceviamo tantissime mail dai lettori, ci scusiamo se non tutte verranno pubblicate. grazie ! per protestare si può usare questo indirizzo Ho chiamato il numero verde della Coop per chiedere chiarimenti, ho avuto la sensazione da parte della operatrice telefonica di un malessere di questa faccenda che naturalmente non piace neanche a me, ed ho chiesto un chiarimento della loro posizione si Facebook del quale vedo spesso. Naturalmente Informazione Corretta è molto importante per me par avere molte informazione vere. Su facebook, ho sempre espresso il mio forte legame con Israele ed il Popolo Ebraico del quale faccio parte. Qua i cretini originali http://www.coopfirenze.it/images/informatori/pdf/88.pdf
http://www.coopfirenze.it/informazioni/informatori/articoli/4703
si potrebbe chiedere come mai non arriva niente da Gaza, visto che hanno distrutto tutte le serre e le infrastrutture agricole! a tutte le sedi coop elencate qui Saluti cordiali Cristiani Amici di Israele
mi è stato riferito che coop ha intrapreso un boicottaggio delle merci israeliane. *************************************************** QUESTO NEGOZIO E' ARIANO
così come hanno fatto i vostri ignobili predecessori negli anni'37-'38.E già.Perché dovete avere il coraggio delle vostre azioni senza nascondervi dietro presunte poco chiare etichette.Uomini siate,non etichette.
Michele Rinaldi,non ebreo,cristiano,cattolico disgustato. **************************************
Gentile Redazione, In considerazione della decisione da Voi assunta di interrompere la vendita di prodotti di cui si sospetta, a parere di alcuni Vostri clienti, che provengano dai “Territori palestinesi occupati”, termine con il quale si intendono i territori giordani occupati da Israele durante la “Guerra dei Sei Giorni”, nel 1967, ritengo necessario, come consumatore e cittadino italiano, che sia verificata la provenienza e la tracciabilità di tutti i prodotti da Voi venduti. In particolare, ritengo che, considerate le palesi violazioni dei diritti umani avvenute in passato e talora ancora in atto in Paesi quali Arabia Saudita, Iran, Cina, Corea del Sud, Corea del Nord, Pakistan, Libia, Algeria, Sudan, Venezuela, Cuba, Russia, Sudan, Spagna, sia diritto dei consumatori che forniate garanzie circa la NON provenienza dai tali Stati dei prodotti da Voi commercializzati, sia per ciò che concerne la loro produzione che per quanto riguarda la loro lavorazione. Inoltre, considerate le condizioni dei nativi americani negli USA, in Canada e Messico, il rischio di estinzione dei popoli amazzonici del Brasile, l’attuale occupazione di territori armeni da parte della Turchia, la passata discriminazione degli aborigeni australiani da parte del governo di quel Paese, ritengo sia necessario da parte Vostra rivedere la commercializzazione dei prodotti provenienti da tali Stati o lavorati in essi.
In assenza di tali decisioni da parte Vostra, appare lecito considerare la Vostra scelta di non commercializzare alcuni prodotti di provenienza israeliana per ciò che appare evidente a tutti: un atto di boicottaggio commerciale che, equiparando il governo israeliano con il suo popolo, tradisce un pregiudizio antiebraico/antiisraeliano degno dei vari neonazisti ed islamofascisti che dominano la scena mediorientale e terzomondista.
Cordiali saluti
Daniele Coppin
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in merito alla decisione della dirigenza di Coop e Conad ***************************************** In merito al vergognoso boicottaggio contro i prodotti di Israele ho visto una lettera di smentita della Conad (che allego dopo la firma). Se la risposta fosse autentica, non ci sarebbe problema, tuttavia una frase mi ha lasciato un dubbio: "Il fornitore ... ha certificato che la totalità (99,6%!) dei prodotti da esso importati da quelle aree proviene dallo Stato di Israele e non dai territori che l' "Onu ha dichiarato illegalmente occupati." Quali sono i territori illegalmente occupati da Israele e quale risoluzione ONU li definisce? Segue il testo integrale della lettera della Conad (che spero autentica. ************************************************ Mai più coop,mai più.. Siete antisemiti ! ma gli articoli che arrivano dalla cina o da alcuni paesi del medio oriente,,,sono democratici? Vorrei scrivere tutta la rabbia che ho nei vostri confronti,ma tanto non servirebbe a nulla, siete ottusi. Ma sappiate che mai più nella vita mia e dei miei figli, amici e piùgente possibile, mai più, mai più compreremo qualcosa coop o conad. Tanto quello che vi interessa è ovviamente il soldo !¦ E io non sono ebreo, tanto per la cronaca e votavo anche a sinistra. Vergogna ! Mai più ***********************************************
LETTERA APERTA A COOP ITALIA, Tel. 800805580 COOP ADRIATICA, Tel. 800857084 COOP CONSUMATORI NORDEST, Tel. 800849085, servizio.clienti@nordest.coop.it COOP ESTENSE, Tel. 800850000, filodiretto@mu.estense.coop.it COOP LIGURIA, Tel. 800011761, filodiretto@liguria.coop.it COOP LOMBARDIA, Tel. 800016706, filodiretto@lombardia.coop.it NOVACOOP, Tel. 800238380 UNICOOP TIRRENO, Tel. 800861081, filodiretto@unicooptirreno.coop.it UNICOOP FIRENZE, Numero Verde IPERMERCATI Tel. 800623623 comunica@coopfirenze.it Oggetto: vostro boicottaggio prodotti israeliani Dopo aver letto con attenzione varie notizie e commenti sui giornali e i media, nonché le vs dichiarazioni in oggetto, sono a comunicarvi quanto segue. 1. Premessa. I territori in questione si possono definire in vari modi; non essendo ancora stato raggiunto alcun accordo politico, il modo migliore e più onesto è di chiamarli contesi; altre definizioni (occupati, liberati) sono faziose, quindi inaccettabili da parte di enti terzi o apolitici. In particolare non possono essere definiti occupati, in base alla Convenzione di Ginevra, perché: a. dal 1948 al 1967 furono occupati dalla Giordania, che nel 1950 li annesse (perciò cambiò nome da Transjordan a Jordan) senza alcuna protesta da parte dell’ONU, del mondo, degli stessi arabi locali; b. quindi, in seguito alla guerra del 1967, furono occupati rispetto alla Giordania, perlomeno de facto; c. da quando (fine anni 1980) la Giordania se ne andò unilateralmente, questi territori sono contesi; quando si arriverà a una definizione politica accettata dalla cosiddetta comunità internazionale, avranno un nome; per ora restano contesi. 2. Nella forma. Trovo nei vs comunicati una forma poco chiara o elusiva: se il problema, come dite, è formale (certificare l’origine) e NON politico, nonché dettato da norme europee ecc., perché non esigete tale certificazione a priori? Intendo certificazione precisa sui punti da voi richiesti, non vaga sulla geografia dei luoghi. Inoltre mi interessa sapere se esigete tali certificazioni solo nei confronti di Israele o di tutti i Paesi sospettati o sospettabili o certificati come regimi sfruttatori, repressivi, sanguinari ecc.? 3. Nel merito. Ritengo che il boicottaggio, che ormai da molto tempo è stato giustamente dimenticato nel mondo dell’economia, sia una forma di lotta politica pericolosa, che può essere presa in considerazione solo casi rari e eccezionali (che non c’è bisogno qui di esemplificare), quindi solo ai massimi livelli (fatta salva la libertà di scelta del singolo cittadino) e non certo tra democrazie avanzate, tra le quali vigono strumenti legittimi e efficaci. Perciò giudico i vs comunicati e la vs decisione più alla stregua di una posizione politica di parte che a una impossibilità di certificazione tecnica: ai problemi tecnici si trova sempre soluzione. Infine. Commento personale: sarà involontario da parte vs, ma a me tutto ciò richiama alla mente altri recenti boicottaggi (alludo ai negozi giudaici da parte nazifascista solo una settantina d’anni fa); giudei, israeliani, israeliti, insomma si trova sempre un pretesto per dar la caccia all’ebreo. O no? Pertanto Sono a informarvi che applicherò nei vs confronti la stessa astensione dagli acquisti e sarà mia cura renderne edotti famigliari, amici, conoscenti e tutte le persone che reputo dotate di autonomia di giudizio David Nizza (Israele)
************************************************* Vi giro il testo della mail inviato all'ufficio stampa Esselunga. Cordiali saluti http://www.corriere.it/cronache/10_maggio_24/supermercato-coop-conad-agexco-cisgiordania_territori%20occupati_13f5d344-6732-11df-a510-00144f02aabe.shtml Da cliente Esselunga, ho spesso apprezzato la qualità dei prodotti di provenienza israeliana nei vostri PdV, in particolare i freschi coltivati con agricoltura biologica. Da persona convinta del diritto all'esistenza di Israele, ho spesso ringraziato le scelte della catena che non ha sino ad ora perseguito politiche commerciali con intenti antisemiti. Da democratica, ho cercato di informarmi sulla condizione dei Palestinesi, incluse le relazioni di lavoro con Israele, leggendo e parlando con la gente durante le mie visite al Paese: se il boicottaggio dovesse funzionare o estendersi, dove troveranno sussistenza i Palestinesi che oggi sono impiegati nell'agricoltura, nelle costruzioni, nei servizi per conto di Israele? La falsa coscienza degli odiatori di Israele, calpesta cinicamente gli interessi del popolo che dice di proteggere. Grazie per l'attenzione. ***********************************
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