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Non siamo per niente d'accordo 23/05/2010

Ogni momento è logorato dalla tendenza del nostro tempo: nel piccolo e nel grande. Essa è tale che - rafforzata dalla formidabile fondazione intervenuta nei decenni come guerra civile planetaria - irresistibilmente, ormai, fa comparire come giusto l'ingiusto, come legittimo il suo contrario. L'esempio del signor Obama e dell'attuale deriva che investe gli USA ne costituisce l'epitome più efficace: se non si abbraccia l'approccio "pedagogico" alle dittature (se non si imita, cioè, Neville Chamberlain), si diventa "ingiusti". La stessa cosa succede a scuola: se non si prende per quello che è (cioè immodificabile) il "diritto" degli "studenti" a non studiare, si diventa dei "falliti" dal punto di vista dell'educazione formativa. Chi ci salverà dal vicolo cieco in cui ci costringe il corso del mondo? Nessuno, evidentemente. Il mondo è destinato a scomparire, oppure a logorare le forze di chi vuol evitare la catastrofe, a logorarle fino al punto da rendere inutile anche la propria sopravvivenza.

Prof. Antonio Ferrarese

Gentile Professore,
non siamo per niente d'accordo. Non sulle premesse, ma sulla conclusione. Se lei avesse ragione, tanto varrebbe dichiararsi sconfitti sin da ora. Invece una Pearl Harbour può sempre capitare, e la speranza rinascere. Non crede ?
IC redazione


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