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La Stampa Rassegna Stampa
22.05.2010 Nazifascisti a Roma: si applicherà la legge ?
La cronaca di Niccolò Zancan

Testata: La Stampa
Data: 22 maggio 2010
Pagina: 21
Autore: Niccolò Zancan
Titolo: «Roma, il blitz contro i neofascisti»

Dalla STAMPA di oggi, 22/05/2010, a pag.21, con il titolo " Roma, il blitz contro i neofascisti", la cronaca di Niccolò Zancan sulle "imprese" del movimento neonazista "Militia". Neonazista, come loro stessi si definiscono. L'Italia è veramente il paese delle leggi che non si applicano. Vediamo se questa volta qualcuno andrà in galera oppure no.
Da rilevare il linguaggio di uno dei denunciati, Stefano Schiavulli. Se andrà per un certo periodo in gattabuia, sarà indispensabile un'opera di rieducazione, a cominciare da un buon sillabario.
Ecco l'articolo:

Svastica tatuata sul braccio destro, scarpe Nike, tuta da ginnastica nera, è un ragazzone pallido di 24 anni che sorride compiaciuto mentre dice il suo nome: «Mi chiamo Stefano Schiavulli. Ss. È facile da ricordare».
Ha ragione: non si dimentica facilmente un giro alla «palestra popolare autogestita Primo Carnera» di via Tofano, nel quartiere Vigne Nuove. Casermoni in disgrazia, pecore al pascolo, hard discount, sporcizia e questa cellula di estrema destra, con quattro militanti denunciati dai carabinieri del Ros per istigazione all’odio razziale e danneggiamenti. «Non siamo di destra - si impunta Schiavulli - noi siamo fascisti». Infatti sono stati denunciati anche per apologia del fascismo: «Non ci interessa - dice convinto - come non ci interessano le leggi che ci propina questo Stato. Noi crediamo nel nazionalsocialismo, negli eroi che hanno combattuto fino alla morte. Li portiamo nel cuore».
Il movimento si chiama Militia. La palestra - a trenta minuti dal centro di Roma - era il punto di ritrovo. All’interno i carabinieri hanno sequestrato mazze da baseball, bastoni, un machete, una divisa israeliana, documenti e materiale di propaganda. Anche il numero 1 della rivista «Insurrezione», dove si può leggere: «L’ebreo sionista è il vero nemico del mondo. Noi ci poniamo come baluardo di difesa...». Oppure: «Mai come in questo momento l’Europa bianca ha necessità di una risposta militante...».
Quelli di Militia cercavano visibilità. Stavano tentavano di organizzarsi su scala nazionale. Anche se, per il momento, sono un gruppo di venti militanti con un giro indefinito di simpatizzanti. Un misto di ragazzini di periferia e cattivi maestri. Come Giuseppe Pieristè, 53 anni, in passato vicino a Ordine Nuovo. Come Maurizio Boccacci, 54 anni, per anni leader del Movimento Politico Occidentale. E di lui Stefano Schiavulli, che di Militia è un leader, dice: «Per me è come un padre».
Sono stati loro ad annerire le «pietre di inciampo» in memoria delle vittime della persecuzione nazista in piazza Rosolino Pilo. Loro ad aver attaccato striscioni contro il sindaco Alemanno e il presidente della comunità Ebraica Pacifici. Secondo gli investigatori, stavano cercando di alzare il livello. Alla palestra Primo Carnera oggi si sarebbe dovuta tenere una «adunanza nazionale». Alcune conversazioni intercettate hanno convinto gli esperti dell’antiterrorismo a intervenire.
Il 3 febbraio Schiavulli parla con Boccacci: «Gli ebrei devono sapere che noi semo tutti matti». Boccacci: «Prima di morire me levo qualche piccola soddisfazione». Schiavulli: «Ti aiuto io...». E Boccacci, facendo riferimento a Pacifici: «Tu immagina che bella cosa, prima de annammene, trasformo un porco con un bell’angelo...». Il 24 marzo Stefano Schiavulli parla con Max De Simone, anche lui denunciato. Tema della conversazione, le SS e il futuro di Militia. «A me non me ne frega un c.... del livello ideologico e esoterico... - dice Schiavulli - viva la forza bruta... Io ve sparo in testa a tutti quanti». Il 29 marzo Schiavulli riceve la telefonata di una persona che dice di trovarsi in compagnia di Max De Simone ad un concerto della «Compagnia dell’anello» in viale Tor di Quinto. La serata è organizzata in ricordo dell’ex terrorista di Terza Posizione Giuseppe Dimitri. Schiavulli: «Mò vado là, ci sta tutta a gente del Pdl... li devo ammazzà...».
Riccardo Pacifici dice di non essere sorpreso: «A nome della comunità ebraica voglio fare un plauso ai Ros per il coraggioso e determinato blitz. Attendiamo fiduciosi che i capi d’accusa e le prove presentate si trasformino in condanne certe e senza attenuanti». Il sindaco Alemanno: «Questa specie di ombra scura sulla città era veramente molto negativa. Spero si faccia chiarezza e si attribuiscano tutte le responsabilità». Quelli di Militia non sembrano turbati. Stefano Schiavulli si accende l’ennesima sigaretta e dice: «Avevamo in programma un’adunata nazionale e la faremo».

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