Bronsky ricorda Edgar Hilsenrath
Traduzione di R. Gado Wiener
Baldini Castaldi Dalai Euro 18,50
Edgar Hilsenrath è un autore provocatorio, feroce, comico e dolente al tempo stesso. Ottantaseienne ebreo tedesco tornato in Germania nel ’75 dopo averne subito i morsi sotto il nazismo, durante la guerra scappò in Romania (dove fu catturato), e poi ancora in Palestina, Francia, Stati Uniti. Le avventure e i pensieri di quest’ultimo “Bronsky ricorda”, raccontati nella sua lingua caustica, quasi espressionista, sono di fatto i suoi: in un caffè di migranti e barboni all’angolo tra Broadway e l’86th Street di New York, l’ebreo tedesco Jacob Bronsky tutte le notti scrive la sua autobiografia intitolata incredibilmente “Il segaiolo”, pagine su cui far riaffiorare i ricordi del ghetto, e guarire dal mal di vivere. Campa facendo il cameriere, o il portiere, il dog-sitter, rubando le colazioni ai coinquilini della pensione, scappando dai ristoranti dopo aver consumato. Ce l’ha con gli Stati Uniti (Fuck America si intitola il suo prologo) che non hanno accolto la sua famiglia nel ’38 e che promettono di essere il Paradiso mentre non lo sono. In realtà non si industria affatto a trovare il suo Eden: è lo sberleffo quello che ama davvero fare.
Susanna Nirenstein
R2 Cult la Repubblica