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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Raffaella Simili, Sotto falso nome 17/05/2010

Sotto falso nome   Raffaella Simili
Pendragon                       Euro 14

Tra i perseguitati del Manifesto della razza fascista del ’38 c’era un gruppo di vittime da colpire in quanto donne, ebree e scienziate, rimovendone totalmente la memoria. Molte erano professoresse universitarie, e vennero perfino cancellate dagli elenchi ufficiali dei radiati. A ricostruire questa pagina di storia italiana è Raffaella Simili, docente di Storia della scienza all’Università di Bologna, che ha scritto “Sotto falso nome”: nel libro racconta le storie dell’entomologa Enrica Calabresi (a 27 anni segretaria della Società entomologica italiana), che si suicidò per non venire internata, della matematica Anna Segre e della pediatra Maria Zamorani, che finirono invece i loro giorni ad Auschwitz, della chimica Vanda Maestro, amica di Primo Levi, che tornò viva dal lager. E, ancora, delle biologhe Gina Castelnuovo (studiosa di genetica) e di Emma Barzilai, che si trovarono rovinate e obbligate all’esilio negli Usa. Alla clandestinità a Firenze, sotto falso nome di Rita Lupani, fu costretta anche un’altra grande scienziata italiana, Rita Levi Montalcini.


Massimiliano Panarari
Il Venerdì di Repubblica


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