Prove di convergenza nazi-maosta
Cari amici, leggendo ieri una rassegna stampa che ricevo con tutti gli articoli di argomento ebraico nella stampa italiana, sono stato colpito da due pezzi veramente e schifosamente negazionisti e antisemiti. Se vi dico che l'autore di uno si chiama Robert Faurisson e l'intervistato dell'altro Norman Finkelstein, probabilmente capite subito di cosa parlo. Non ve li riproduco qui perché c'è un limite anche al maneggio dei veleni. Il mio sentimento è poi diventato di meraviglia quando ho visto che la testata che ospitava questi articoli si chiamava "Rinascita". Che fosse la vecchia rivista del Pci, fondata da Togliatti, e poi finita nelle mani di Rifondazione? Mi sembrava strano che fossero arrivati fino a questo punto. Ho controllato e ho capito che si tratta di una nuova "Rinascita" che Wikipedia qualifica come caratterizzata da "un indirizzo di estrema destra (ultra-nazionalista)" e "diretto da Ugo Gaudenzi (fondatore di Lotta di popolo nazi-maoista)"
Tutto bene, dunque, o piuttosto normale, nella regola dell'antisemitismo di destra? Non tanto, perché il collegamento dei nomi con la vecchia testata è ovviamente fatto apposta. E anche perché il giornale si definisce nella testata "quotidiano di sinistra nazionale": uno strano ossimoro, buono anche questo per fare confusione. "Sinistra nazionale" vi ricorda qualcosa? Ma sì, anche il nome nazismo non è altro che un'abbreviazione del nazional-socialismo: socialismo nazionale. Poco diverso dalla "sinistra nazionale", no? Mussolini, del resto, non è nato come socialista massimalista? E alla fine della sua vita non è "tornato alle origini" fondando a Salò una "repubblica sociale"? Il simbolo stesso del fascio romano, non gli è arrivato da una genealogia tutta di sinistra, che comprende l'uso che la rivoluzione francese nella sua fase giacobina ha fatto dei ricordi della repubblica romana (inclusi quei segni del potere capitali dei littori) e da quel movimento anarcoide, ma di sinistra, che furono i "fasci siciliani" all'inizio del Novecento? Mussolini non è poi anche stato ispirato dal "socialista rivoluzionario" Sorel, che però ha insegnato parecchie cose anche a Lenin?
Potrei continuare a lungo. Ma per caso, sui giornali della rassegna ho trovato una prova in più di questo legame rosso-nero. E sono due articoli, praticamente identici, pubblicati uno ieri ancora da "Rinascita" e l'altro, indovinate un po', il giorno prima dall'organo della sinistra estrema ma molto snob e intellettuale, insomma del "Manifesto". Il "quotidiano comunista titola "armi invisibili e mortali usate da Israele a Gaza contro i palestinesi", quello della "sinistra nazionale, più sobriamente "Forze armate sperimentano armi non convenzionali – Elementi in grado di causare mutazioni genetiche nelle ferite dei palestinesi". Si tratta di una vecchia bufala, anzi di una variante della solita calunnia del sangue, che era già uscita qualche mese fa, ottenendo pronta smentita. Adesso lo rilanciano in parallelo il giornale comunista e quello "nazimaoista". Non trovate singolare questa coincidenza? In realtà, a scorrere le testate, si vede che i nemici sono quasi gli stessi: l'America, il capitalismo, Israele, i "poteri forti", Berlusconi... Certo, uno è nostalgico di Marx e Lenin e l'altro di Mussolini e Hitler; ma forse la differenza è minore di quel che si diurebbe restando ancorati alle logiche del secolo scorso. Comunque l'odio per Israele e l'uso dei rinnegati domina da una parte e dall'altra. Per questo, forse, la nuova "Rinascita" non usurpa la testata della vecchia.
Ugo Volli