Gerusalemme,
11 maggio 2010
Alla cortese attenzione de
Informazione corretta
Egregio Direttore,
mi chiamo Rodolfo Chur , abito a Gerusalemme con la mia famiglia, moglie e due figli piccoli, dall'11 Novembre 2002, data della nostra Salita in Erez Israel.
Sono un povero Ebreo senza arte né parte, moderatamente religioso, shomer Shabbat, che ha lasciato la tranquillità di una vita degna ed anonimamente sicura per seguire l'ideale sionista, determinato a trascorrere un'esistenza finalmente a casa, tra il Mediterraneo e il Giordano, tra il Libano, la Siria, l'Egitto e l'Arabia Saudita, con lo scopo principale di non smarrire i figli, o noi stessi, in una struttura sociale nella quale poco alla volta si perdono le comunità ebraiche e la storia del nostro popolo viene distorta, alterata.
Quel che è peggio, viene dimenticata per seguire itinerari politicamente corretti.
E già all'arrivo al Ben Gurion, in pieno sciopero dell'apparato pubblico che da mesi attraversava tutta Israele, ebbi la conferma, non che ve ne fosse bisogno, della grandezza di Medinat Israel. Alla notizia che eravamo Olim Chadashim dall'Italia, l'agitazione sindacale venne sospesa per il tempo necessario a completare le pratiche burocratiche e arrivati italiani, uscimmo cittadini israeliani, con il monit pronto a portarci qui a Gerusalemme.
E sono, siamo, mia moglie ed io, orgogliosi di veder crescere in nostri bambini con i valori ebraici, sanamente sionisti e saremo altrettanto fieri, per quanto preoccupati, di vederli vestire l'uniforme di Zahal, pregando Ha Shem di farli tornare a casa sani e salvi, quando verrà l'ora della chiamata alle armi.
Certo qui non viviamo le ore difficili che sta attraversando l'Italia; qui siamo sinceramente addolorati per le preoccupazioni che scendono in capo ai correligionari derivanti dalle polemiche tra i rappresentanti delle diverse forze politiche e ci struggiamo per voi per il calcione che Totti ha rifilato a Balottelli, o per gli sconti sul prezzo delle case dei politici.
Vi capiamo perfettamente e vi siamo vicini, partecipiamo alle vostre indicibili, inanerrabili sofferenze e non ci sogneremmo MAI, per un innato senso di solidarietà, di amore per i nostri fratelli, di organizzarci in gruppi o strutture che prendessero la distanza dagli altri ebrei che vivono in Italia o in Europa in siffatte situazioni di serio pericolo mentre noi qui si vive solo circondati da Paesi dotati di armi sofisticate finalizzate a distruggere Israele, vedasi i 45 mila missili katiuscia, gli Scuds e gli M 600 di cui Hezbollah, bando al politichese e chiamiamoli terroristi, è dotato, superando il numero di missili in possesso di molti paesi europei messi insieme.
Riassumo per semplicità la situazione dei vicini:
Armi di distruzione di massa: Iran, Siria; Hezbollah
Attacchi militari convenzionali: Egitto;
Terrorismo: Hezbollah, Fatah, Hamas, Jihad islamica palestinese; Blocchi e boicottaggi economici: Lega araba;
Attacchi demografici: pretese palestinesi di un "diritto al ritorno"; Demolizioni Ideologiche: "il sionismo è razzismo".
Per completezza, devo segnalare come nemici interni certi gruppi ultra ortodossi i cui membri sovente affiancano i palestinesi e gli arabi israeliani nel lancio di sassi contro le nostre forze armate, ballano in Yom HaShoà, bruciano le bandiere di Israele in Yom HaAzmaut e non festeggiano, Yom Hazicharon non è neppure menzionato sui loro calendari e i gruppi cosiddetti pacifisti, sempre fiancheggiatori degli arabi palestinesi, le ONG e le Onlus occidentali, deputati arabi della Knesset, pagati con denaro pubblico, che spiano per hamas e per fatah ed altro.
Ma, come dicevo, nulla al confronto della difficile emergenza nella quale vivono gli ebrei in Italia o in Europa. Detto questo, mi riallaccio al senso della solidarietà che noi che viviamo qui esprimiamo a voi che vivete lì e con profonda amarezza, ma senza sorpresa, constato che ebrei italiani, in collegamento con altri correligionari europei, hanno costituito associazioni anti israeliane, alleanze con chi possiamo tranquillamente chiamare il nemico, costruito siti internet nei quali si invita a denunciare Israele presso questa o quella corte internazionale di (in) giustizia, la si giudica acriticamente e per partito preso, si scagliano contro la presunta okkupazione, scordando le guerre subite, combattute e vinte. E anche il diritto internazionale.
E cito una per tutte la Rete degli Ebrei contro l'Occupazione (ECO) Consiglio di visitare il sito facilmente recuperabile su un qualunque motore di ricerca. In una recente intervista hanno dichiarato, tra l'altro, "Perché non scompaia del tutto la prospettiva dei due stati, in Israele-Palestina, gli USA dovrebbero mantener fede alle proprie parole: se chiudessero i rubinetti, Israele non resisterebbe cinque minuti."
E dopo averlo visionato, ho compreso in pieno la difficoltà di costoro che devono convincersi che cedendo quel che gli arabi, l’Europa e gli USA vogliono che Israele ceda, la pace universale scenderà sul mondo intero, hamas, fatah, hezbollah, siria, iran e lega araba, la minuscola è voluta, disarmeranno e ci abbracceremo tutti a Rosh HaNikrà lieti di aver dato ascolto agli intelligenti sostenitori della resa incondizionata. Li capisco, costoro. Alle prese con le gravi emergenze del loro vivere in Italia vogliono eliminarsi almeno una preoccupazione garantendo, da lontano si capisce, la nostra sopravvivenza. E per fare ciò violentano se stessi sino a buttarsi tra le braccia di tutti quelli che odiano Israele e gli Ebrei. E sono anch’essi odiati e disprezzati giacchè, alla fine dei conti, nessuno ama i traditori.
Ma credo che dovrebbero avere a cuore anche l’occupazione di un pezzetto di Nord Africa da parte della Spagna e la sorte delle popolazioni divise da muri sui quali la morte corre quotidianamente quali:
1- la grande muraglia del Marocco contro il fronte Polisario, lungo 2720 km
2- Corea del Sud – Corea del Nord
3- India – Pakistan, 3300 km
4- Botswania – Zimbawe. Da questo macello pubblico i profughi vorrebbero fuggire. Da notare l'alleanza Zimbawe Iran, ossia petrolio iraniano contro uranio africano
5- Arabia Saudita – Yemen, lungo 1100 miglia
6- Arabia Saudita contro Iraq, lungo 500 miglia
7- Cipro greca contro Turchia invasore, lungo 400 km
8- Thailandia contro Malesia, lungo 75 km, tratto di più facile passaggio 9- Pakistan - Afghanistan, lungo 2400 km
10- Uzbekistan – Tagikistan
11- Emirati Arabi – Oman
12- Kuwait – Iraq
13- USA contro Messico
14- Spagna contro Marocco e sub sahara
15- Belfast, Irlanda, tra protestanti e cattolici
Certo, hanno ragione codesti ebrei della Rete Contro l'Occupazione che include anche un, docente emerito di biochimica vegetale presso l'università di Milano, e hanno ragione anche gli altri ebrei di similari organizzazioni fiancheggiatrici, se non alleate dei palestinesi, e di tutti coloro che sono contro Israele, ad essere preoccupati. La barriera elettronica israeliana contro il terrorismo è insopportabile, è bene che gli stragisti di hamas e soci abbiano libero accesso.
Il dramma del tracollo greco, le autostrade piene di traffico nei fine settimana devono impensierire non poco i miei fratelli. Ed è giusto che tutte queste pene di vita le facciano ricadere su Israele. Giusto anche non accollarsi il resto del mondo. In fondo la coscienza è una sola ed è già okkupata, la loro.
Li ringrazio di cuore per questa solerte, affettuosa attenzione. Sono vicino al loro dolore ed alla sorte miserrima che li accompagna nella italica vita quotidiana. Vorrei fare di più ma non posso, sono troppo preso ad occupare Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa, Afula, il Mar Morto. Sono troppo preso dagli sforzi giornalieri che pongo nel curare nei miei ospedali la popolazione palestinese, le cateratte dei beduini e i figli dei dirigenti di hamas che scelgono la sanità israeliana. In cambio di dichiarazioni di distruzione che sono lecite dato che anche altri ebrei la auspicano. Ma che ne sarà di tali miei correligionari dopo che Israele sarà stata sconfitta grazie anche all'aiuto regalato al nemico? Su chi scaricheranno le crisi di coscienza e le tribolazioni per una vita piena di pericoli, affanni quotidiani, traffico convulso, polveri sottili, eurocrisi, microcriminalità, governo Berlusconi? Come trascorreranno il tempo? Mah. Li capisco e li amo con tutto il cuore perché la mia scomparsa porterà loro la felicità perduta.
Con viva cordialità,
Rodolfo Chur
Gerusalemme