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Una lettera a Bernard-Henri Lévy 07/05/2010

E’ la traduzione del mio commento sul sito di BHL al suo articolo su Le Point del 5 maggio. (¨Pourquoi j’ai signé l’«appel à la raison» de JCall, par Bernard-Henri Lévy / “perché ho firmato l’”appello alla ragione” di Jcall”)
Danielle Sussmann

 

E’ molto difficile, per me, criticare la sua scelta nel firmare l’appello J-Call. Conservo l’ottimo ricordo dei suoi articoli e del suo appassionato discorso in favore di Israele dell’anno scorso. Penso, ne sono convinta, che l’appello J-Call mini Israele legittimando i nemici di Israele (la vasta indottrinata opinione pubblica di sinistra) grazie alle firme degli Ebrei. J-Call offre un insperato sussulto di vita a qualsiasi opinione antisraeliana. E’ la Storia e non la Filosofia a riconoscere i diritti degli Uomini. Pertanto, non ci si può ricordare di un fatto se non si tiene conto dei fatti conseguenti. Ben Gurion e il piano di spartizione hanno ottenuto la risposta negativa degli arabi che dal novembre 1947 non hanno mai riconosciuto il diritto all’esistenza di Israele e gli hanno dichiarato guerra. E’ su questo, e solo su questo dogma, che riposa tutta la questione e il conflitto israelo-arabo.

Oslo 1993 e Camp David 2000 hanno ottenuto lo scatenarsi dell’orribile stagione delle bombe umane suicide che hanno causato 2000 morti in Israele, dal 1993 a tutto il 2004. Da allora, la barriera di sicurezza ed un maggior controllo del territorio hanno limitato fino a cancellare gli attacchi suicidi mortali. Durante Oslo, nessuna grande impresa – almeno in Italia (una a livello mondiale) – ha avuto il coraggio di investire in Israele a causa del boicottaggio dei sauditi e degli iraniani, principali partners italiani. I 3000 anni di Gerusalemme (1994) sono stati festeggiati in sordina, malgrado la religione cristiana si legittimi nell’Ebraismo. Un compromesso-boomerang dell’Europa cristiana che ha consentito, da allora, che gli arabi neghino ad alta voce qualsiasi legame storico e religioso ebraico con Gerusalemme e più ampiamente con la Terra di Israele.

Lasciando il sud del Libano senza precondizioni, molti libanesi sono stati uccisi o sono riusciti a fuggire, quando Hitzballah vi sì è consolidato, rafforzato ed armato di tutto punto, causando tensioni e lutti al nord di Israele sfociati nella guerra del 2006. Malgrado la risoluzione delle Nazioni Unite, l’Iran e la Siria continuano a rifornirlo di armamenti tra i più sofisticati. Nessun appello istituzionalizzato in questo senso?

Sharon (che lei non menziona) ha lasciato senza precondizioni il terrritorio di Gaza che è diventato terra d’azioni criminali contro Israele e sofferenza per i gazani. Ma, attenzione: tutti i firmatari contro gli insediamenti, non conoscono il documento (peggio se lo conoscono) firmato da G.W.Bush, denominato ’67 plus, approvato dal Congresso americano. Questo documento – che il signor Obama cerca di rimettere in discussione, o peggio, ignorare – è l’una delle basi concrete e vitali dei trattati di pace e per la soluzione territoriale dei due Stati. Infine, l’Alta Corte di Giustizia di Israele – riconosciuta internazionalmente per il suo alto valore morale che ne fa lo strumento privilegiato per i diritti degli arabi-israeliani e per i residenti palestinesi in Israele – ha riconosciuto la validità dei documenti di proprietà ebraici a Gerusalemme Est, conquistata dai giordani nella guerra del 1948. La guerra del 1948 fu scatenata dagli arabi in violazione del diritto internazionale, senza che nessuno opponesse mai una giusta reazione.

Il J-Call non tiene assolutamente in considerazione tutti i fatti in questione, soprattutto il dogma dei paesi arabi e musulmani (e loro enclavi) che negano l’esistenza di Israele, sia nell’antichità che moderno. Le conseguenze del J-Call – soprattutto per averlo voluto istituzionalizzare alla UE (perché?) – non tarderanno a materializzarsi nelle reazioni politiche visceralemente antisraeliane che speravamo non più vedere. Non era sufficiente che lei scrivesse delle critiche al governo israeliano senza la necessità di istituzionalizzare un documento che sarà abusato (come il summit di Ginevra) dagli antisraeliani?

Danielle Sussmann



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