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l'articolo di Fiamma Nirenstein del 1 maggio sulla condotta dell'Onu relativamente alla "giustizia" islamica sulle donne può essere preso d'esempio per un nuovo manifesto della Ragione. Se mai è legittimo ipotizzare un modello un esempio di pensiero razionale questo articolo può diventare un viatico ed una lezione, col volto tragico della giovane musulmana sepolta fino alle spalle per consentire alla folla infame di lapidarla e ucciderla con pietre sul volto affiorante. Se mai è consentito ipotizzare la forma attuale ideale del pensiero ebraico razionalista e non religioso, l'dentità culturale attuale del "pio israelita" che speriamo di sostituire al maariv o al chassidim o a qualsiasi altra forma di camuffamento ebraico di spoglie islamiche e cioè alla vergogna di Israele, allora in questo articolo dela Nirenstein ci sono le premesse per poterne ipotizzare il modello e l'esempio da seguire. Se mai l'ebraismo contemporaneo deciderà di darsi una identità culturale occidentale laica razionalista e disincantata, allora in questo articolo ci sono le tracce e gli elementi per declinarne l'ideologia di struttura. La distruzione della ragione che illustra l'articolo come operata dalla civiltà islamica e rafforzata dalla collusione dell'Onu oltre che da quella di tutti coloro che di fronte ad una civiltà con riti giudiziari tribali come quelli che si desumono dall'articolo pensa ancora di poter stabilire un dialogo con questa gente, questa distruzione della ragione lucidamente descritta dalla Nirenstein ha precedenti ilustri. "Der zerstorung der venunft" la distruzione della ragione, l'opera capitale di Gyorgy Luckacs scritta nel 1955 per riassumere l'involuzione del pensiero mitteleuropeo fino alla esaltazione di hiltler è un antecedente illustre di questa ideologia della razionalità ricavabile dall'articolo della Nirenstein. Noi siamo in una condizione intellettuale simile a quella analizzata da Luckacs nella coscienza tedesca fra le due guerre che interpretò e esaltò il nazismo come una rivoluzione sociale del lavoro e di classe. Una teoria della Ragione oggi, per essere vera, per essere seria, per essere una teoria logica della Ragione, deve necessariamente indicare nella fonte tribale islamica il paradigma di ogni impedimento primitivo e selvaggio alla maturazione di una coscienza lucida e razionale del mondo, la sola forma mentis suffciente ed idonea a salvare l'umanità dal disastro. E' troppo evidente e satura all'interno del pensiero enbraico la presenza di tracce tribali devozionali e mistiche, cioè tracce di pensiero primitivo. Il primo passo della coscienza razionale occidentale è quelo di escludere una qualsiasi fondatezza e giustificazione alla categoria di "ebreo" perchè non ci sono ebrei e non ebrei, ci sono solo uomini che ragionano e altri che straparlano. Il secondo passo è quello di avere il coraggio di bollare come criminali tracce di pensiero magico o primitivo o tribale o mistico, sia che appartanegono al'islam, che appartengano a Sion. Perchè la distruzione della Ragione ha fonti di scaturigine ovunque il mito e l'assurdo prevalgano sulla logica e il ragionamento scientifico. Cioè sulla Ragione astratta eterna e metafisica. Nel senso - metafisico - di eliminare e negare credito a tutto ciò che si giustifichi solo su basi mitiche e non reali. Wesen ist vernunft. Il reale è razionale. La favola e il mito non sono reali. I cerimoniali chassidici non sono reali. La giustizia islamica non è reale, è mitica. Di Hegel prendiamo queste equazioni perchè quanto di esatto vi è nel pensiero reazionario va pur sempre utlizzatio per la nostra Crociata contro la barbarie. Vitaliano Bacchi |
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