Hamas: difficile dire se meriti di più un Oscar o un premio Nobel per la pace
Cari amici,
una delle leggi del progresso umano, esatta anche se poco nota, fa sì che i prodotti dello spirito raggiungano la loro eccellenza in periodi rivoluzionari. Così fu per il cinema sovietico con Eisenstein e di quello nazista con Leni Riffenstal, e così è oggi nel luogo in cui è più puro lo spirito rivoluzionario arabo, cioè nella Gaza di Hamas (vi chiederete perché non ho citato l'Iran di Ahmadinedjad: solo perché sono islamici, ma non arabi). Vedrete subito un esempio di questa perfezione. Per ora voglio solo aggiungere che vi è un'altra legge per cui solo le religioni portano al perfezionamento dell'uomo ed essendo l'Islam l'ultima e la più perfetta delle religioni monoteiste, i suoi fedeli sono i più perfetti e altamente morali di tutti i popoli.
Con queste premesse potete ammirare con me questo filmato, esempio insigne di bellezza e moralità: http://palestinianpundit.blogspot.com/2010/04/3d-hamas-video-shows-shalit-in.html . Vi si vede, secondo uno stile da film di animazione per bambini, un grottesco gnomo hollywoodiano che sarebbe il padre di Gilad Shalit, il quale da 1400 giorni si batte con tragica dignità per riportare a casa il figlio rapito da Hamas in territorio israeliano (non fatto prigioniero, perché non gli vengono concessi i diritti minimi dei prigionieri di guerra: rapito alla maniera della ndrangheta). Shalit padre cammina per una città deserta, invecchia a vista d'occhio e si piega continuando a chiedere che il figlio sia liberato, ma nessuno lo ascolta; diventa un patetico vecchio che si appoggia a un bastone per camminare e alla fine arriva al confine con Gaza, dove finalmente Hamas riceve il riscatto che chiede, i detenuti nelle carceri israeliane, e in cambio riceve una cassa da morto avvolta nella bandiera israeliana.
Ecco la grande arte rivoluzionaria di Hamas ed ecco soprattutto la sua morale islamica: non contenta di rapire la gente questi uomini pii e timorati di Dio prendono crudelmente in giro i loro parenti e minacciano di uccidere un prigioniero inerme, come hanno fatto altre volte. Difficile dire se meritino di più un Oscar o un premio Nobel per la pace (dopo Obama... perché no?). Quanto a me, preferirei aiutarli a finire rapidamente nel paradiso dove li aspettano 47 vergini permanenti da violentare tutti i giorni, secondo il loro stile gentile
Ugo Volli
PS: La reazione dignitosa e misurata di Noam Shalit si può leggere qui: http://www.jpost.com/Israel/Article.aspx?id=173891 .