Guarda, guarda che combinazione, il prof.Volli intitola la "Cartolina" del 24 aprile 2010: "Il futuro prossimo in quattro notiziole" ed io, sfogliando "Israele siamo noi", scopro un articolo di Fiamma Nirenstein, tratto dal Giornale dd.28/12/2006, ripreso da I.C. e da me stampato.
Siccome la "Cartolina" conferma in toto quanto scritto da Nirenstein, vale la pena riportarne un passo illuminante sul programma d'azione dei terroristi: sia quelli "buoni e democratici" (ANP) e quelli "cattivi, esaltati, fanatici ed eterodiretti" (Hamas-Hezbollah).
-Poche immagini, poche battute di un dibattito mandato in onda dalla tv palestinese, e i cittadini israeliani che guardavano martedì sera la tv sono rimasti senza parole. Da una parte il portavoce di Hamas, Ramzi Hamed, dall'altra Jibril Rajoub, un duro, ex capo della sicurezza nazionale, Fatah fino alla cima dei capelli.
Riconoscere o non riconoscere Israele? Ramzi è nettissimo: il regime sionista deve essere distrutto, si può, al più, fare una tregua di cinque anni e poi riprendere la guerra totale. Ed ecco Jibril Rajoub che, sorpresa, non chiede di riconoscere Israele: chiede di prenderla meno di petto, swhaie swhaie, piano piano. Bisogna guadagnare tempo e territorio, tanto Israele è già defunto. ^Prima Ramallah, poi Gerusalemme est, poi tutta Gerusalemme, poi Haifa e Acco....E' solo questione di tempo, la nostra tecnica è più conveniente, abbiate pazienza^.
E questa, dice giustamente, è oggi la tesi più di moda in Medio Oriente........
Ed ora con l'aiuto di Obama, tutto è più facile...."si può fare".
bruno basso