Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 12/04/2010, a pag. 16, l'articolo di Virginia Piccolillo dal titolo " Abusi, frase choc sugli ebrei Poi il vescovo smentisce ".
E' possibile leggere l'intervista di Pontifex a mons. Giacomo Babini cliccando sul link sottostante:
http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/3973-massoni-ed-ebrei-contro-il-papa-sbagliato-chiedere-perdono-di-che-cosa-gli-ebrei-da-sempre-nemici-della-chiesa-e-deicidi-omosessuali-misericordia-ma-gli-animali-sono-piu-ordinati-di-loro-caso-claps-sconsacrata-la-chiesa
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Giacomo Babini, condividiamo i commenti di Riccardo Pacifici e Renzo Gattegna "«Si rischia di perdere la pazienza» avverte Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, chiedendo che cessi il «ridicolo alternarsi delle dichiarazioni e delle smentite» e la Cei prenda una «posizione inequivocabile» . Auspicio espresso con forza già da Renzo Gattegna, presidente dell’Unione Comunità ebraiche, che attende si «faccia chiarezza sulla confusione mediatica che ne è derivata e sulle eventuali responsabilità».".
Ecco l'articolo:

Monsignor Giacomo Babini
ROMA — Lo scandalo pedofilia? «Un attacco sionista, vista la potenza e la raffinatezza: loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente parlando, i giudei sono deicidi». Gli ebrei? «Non crediate che Hitler fosse solo pazzo. La verità è che il furore criminale nazista si scatenò per gli eccessi e le malversazioni economiche degli ebrei che strozzarono l'economia tedesca». Hanno scatenato la reazione delle comunità ebraiche al di qua e al di là dell’Oceano le parole di monsignor Giacomo Babini, ottantaduenne vescovo emerito di Grosseto, comparse ieri sul sito Pontifex.
Tensioni appena attenuate dalla smentita del vescovo, diramata subito dalla Cei, «di avere mai rilasciato giudizi antisemiti» o «negativi nei confronti dei fratelli maggiori nella fede» ai quali ha «rinnovato la mia fraterna stima e piena vicinanza, in sintonia con il Magistero della Chiesa costantemente riaffermato dal Concilio Vaticano II in poi».
Una retromarcia confermata al Corriere della Sera: «Il mio pensiero non è questo. Si stava chiacchierando e queste problematiche erano state tirate fuori da questo signore gentile al quale stavo dicendo che secondo me la Chiesa dovrebbe reagire mostrando i denti contro tutti questi attacchi. Non ho le conoscenze storiche nè la stupida pretesa di dare simili giudizi».
Una smentita alla quale, però, ha fatto seguito la controreplica del sito che, in un editoriale dal titolo «Shalom: la Cei si arrende agli ebrei», minaccia di mettere online l’audio dell’intervista. Seccato l’intervistatore, Bruno Volpe: «Ammetto che le domande fossero un po’ tendenziose. Nel senso che monsignor Babini stava facendo un discorso teologico e non politico. Ma lui non ha detto nulla di male affermando che "per gli ebrei di quel tempo si può parlare di deicidio (inconsapevole), grazie anche all’ignavia di Ponzio Pilato". Perché smentire?».
«Si rischia di perdere la pazienza» avverte Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, chiedendo che cessi il «ridicolo alternarsi delle dichiarazioni e delle smentite» e la Cei prenda una «posizione inequivocabile» . Auspicio espresso con forza già da Renzo Gattegna, presidente dell’Unione Comunità ebraiche, che attende si «faccia chiarezza sulla confusione mediatica che ne è derivata e sulle eventuali responsabilità».
Dura era stata anche la presa di posizione del rabbino David Rosen, del comitato ebraico americano (Ajc): «La Cei deve condannare diffamatori stereotipi che evocano la peggiore propaganda cristiana e nazista».
Il clima è rovente. In Germania, patria del Papa con 25 milioni di cattolici, un sondaggio del settimanale Focus (svolto su un campione rappresentativo di 613 persone) sostiene che un cattolico su 4 sta meditando di abbandonare la Chiesa. Un quotidiano tedesco chiede la «scomunica» per i preti pedofili. In Gran Bretagna due militanti del movimento ateo hanno messo al lavoro i propri legali per chiedere l’incriminazione per crimini contro l’umanità di Benedetto XVI. Auspicando un arresto durante la sua visita in Gran Bretagna prevista per settembre. A fianco del Papa si schiera invece il ministro leghista Roberto Calderoli: «Stanno cercando di attaccare il Papa per arrivare alle sue dimissioni. Ma questo non è solo un attacco legato ad episodi, è legato alla massoneria e a correnti che ci sono anche all'interno della Chiesa stessa a cui probabilmente un Papa che pensa secondo il Vangelo non sta troppo bene».
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