Sul CORRIERE della SERA di oggi, 10/04/2010, a pag. 1-13, con il titolo " Il Papa e la fiction su Pio XII, ha salvato la città di Roma " un lungo articolo di Paolo Conti, che riprendiamo nella sua versione ridotta dal sito internet. Sufficiente però per farci capire la poca attinenza con gli avvenimenti storici raccontati. Una fiction nel puro stile propagandistico che lascia aperte tutte le domande su Pio XII, tuttora inevase.

Pio XII
Ecco l'articolo
Le illustrazioni che seguono sono tratte dal Corriere della Sera.
Un maestro di fede. Ha salvato Roma». Benedetto XVI alla proiezione a Castel Gandolfo della fiction di Raiuno su Pio XII «Sotto il cielo di Roma» non cita la questione ebraica ma chiama Pacelli «padre di tutti». (In alto, una foto del film tv, sotto Pio XII).
Il film piace al Papa perché narra, proprio nelle ore in cui la figura di Pacelli— sotto processo di beatificazione — è messa in profonda discussione nel mondo ebraico italiano e internazionale, un uomo tormentato ma deciso a fare di tutto pur di salvare il maggior numero di ebrei. Le note degli sceneggiatori Fabrizio Bettelli e Francesco Arlanch non lasciano spazio a dubbi: «Abbiamo lavorato documentandoci e lasciando maturare in noi stessi non una convinzione quanto un’impressione... subito ci è parsa destituita di ogni fondamento la cosiddetta leggenda nera di Pio XII, una delle vulgate più diffuse sul suo operato, che lo vede complice dei nazisti e indifferente allo svolgersi del dramma degli ebrei...». Più in là: «Solo avendo chiaro, in modo non rituale, il significato umano della razzìa degli ebrei si può iniziare a discutere, o anche solo a rappresentare, gli episodi legati ai mesi dell’occupazione nazista a Roma... e allo stesso tempo, con la stessa forza, dalla stessa radice di orrore si impone un altro elemento, quello dei salvati... I libri di storia specificano, in una narrazione posso schierarmi con un popolo conto un altro».
Soprattutto gran parte del film-tv è dedicata agli sforzi compiuti da Pacelli per aprire chiese, conventi, monasteri anche di clausura agli ebrei fuggiaschi, persino contro il volere di parte della Curia. Nel film Pio XII sembra attendere sereno l’arresto, o il martirio («Fate di me ciò che volete», dice al generale nazista Wolff). Consegna aMontini e a Suor Pascalina una lettera in cui si auto-dichiara decaduto in caso di deportazione.

Il dubbio però lo perseguita fino alla fine, nelle ore della Liberazione. Monsignor Montini lo rassicura: «Santità, lei ha fatto tutto il possibile». E Pio XII: «Solo il Signore potrà dirmelo». La fine vede Pacelli che passeggia in piazza San Pietro, con Roma appena liberata, e benedice. Così come all’inizio camminava tra le macerie del bombardamento di San Lorenzo, e benediceva piangendo. La materia narrativa è tanta, incandescente. L’appuntamento col dibattito è nelle mani del palinsesto Rai.
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